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LA VERITÀ DI EMANUELE FILIBERTO

«Io e mia moglie Clotilde?
Ecco come stanno le cose»

«Io e mia moglie Clotilde? Ecco come stanno le cose»

Emanuele Filiberto e la moglie Clotilde (foto LaPresse)

Negare l’evidenza non era più possibile e così Emanuele Filiberto semplicemente si è messo a spiegare. Perché dopo le immagini pubblicate da alcuni media spagnoli dei baci scambiati con l’affascinante messicana Adriana Abascal, che ha un anno più di lui, è arrivato il tempo dei chiarimenti in pubblico, perché in privato ci sono già stati da tempo. Il principe lo fa in una lunga intervista a “Gente”, spiegando e puntualizzando. Quando gli fanno notare che lui e Adriana sembrano una bella coppia, prova a svicolare: «Beh, sono una bella coppia anche con mia moglie». In realtà coppia non lo sono più fisicamente da tempo: «Siamo molto felici e tutto va molto bene. Siamo separati da tre, forse quattro anni». Lui a Montecarlo, lei a Parigi ma ancora sposati, non solo per la legge: «Non siamo una coppia aperta, come si usa dire oggi, è una definizione che non mi piace e la trovo brutta. Preferisco parlare di una coppia in cui c’è grande rispetto reciproco. Viviamo in due Paesi diversi, facciamo lavori molto diversi. Io non voglio rinchiudere mia moglie nel mio mondo così come lei non vuole rinchiudermi nel suo. Ma ci vogliamo bene e ci rispettiamo profondamente. E con le bambine siamo sempre insieme». Lui le chiama bambine, anche se e figlie Vittoria e Luisa oggi hanno 21 e 18 anni. Ma «saranno sempre bambine per me. Per rispondere alla sua domanda su che tipo di rapporto ho con mia moglie, posso affermare che siamo sempre felici quando ci vediamo e trascorriamo dei momenti bellissimi. Vado spesso a trovarla, e lei viene spesso a trovare me. Quindi no, non mi ritengo in una coppia aperta, è un po’ come il rapporto tra mio nonno, re Umberto II, e mia nonna, la regina Maria Josè: dopo l’esilio hanno vissuto in due Paesi diversi, però si sono amati e rispettati tantissimo». Infedele lui? Non ci sta: «Qualche volta ci sono cose che non bisogna spiegare, parte di un contesto interiore solo nostro. L’importante è rispettarsi, e noi ci siamo sempre rispettati. E abbiamo fatto crescere bene le nostre figlie a cui trasmettiamo valori solidi».

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