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24 Aprile 2025 - 13:56
famiglia
È possibile che un eccesso di protezione possa lasciare cicatrici invisibili, ma profonde, nella mente di un bambino? Due recenti studi, pubblicati su Child Abuse & Neglect e Journal of Affective Disorders, gettano nuova luce su un tema tanto delicato quanto cruciale: l'impatto della genitorialità disfunzionale sulla salute mentale dei più piccoli.
La genitorialità disfunzionale, tradizionalmente associata a forme gravi di maltrattamento come abusi e trascuratezza, si arricchisce oggi di una nuova dimensione: il controllo genitoriale eccessivo. Questo stile educativo, caratterizzato da iperprotezione e intrusività, emerge come un fattore di rischio significativo per lo sviluppo neuropsicologico e la regolazione emotiva dei bambini. La Prof.ssa Rita Ardito dell’Università di Torino, coordinatrice del gruppo di ricerca, sottolinea come il controllo eccessivo possa limitare l'esplorazione dell'ambiente e l'autonomia del bambino, impedendogli di sviluppare fiducia in sé stesso e capacità decisionali.
I due studi, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e l’Università Europea di Roma, rappresentano un passo avanti nella comprensione dei traumi relazionali infantili. Il primo studio, condotto su 71 giovani adulti, ha utilizzato l'elettroencefalogramma (EEG) per esaminare la connettività funzionale tra le principali reti cerebrali. I risultati hanno rivelato un'associazione significativa tra il controllo materno percepito e un aumento della connettività nella banda theta tra la Salience Network e la Central Executive Network. Questo pattern neurofisiologico suggerisce una predisposizione a percepire l’ambiente come potenzialmente minaccioso, un tratto tipico di chi ha vissuto esperienze di ipercontrollo genitoriale.
Il secondo studio, che ha coinvolto 82 partecipanti, ha approfondito il ruolo della genitorialità disfunzionale nel modulare le risposte cerebrali a stimoli legati all’attaccamento. Utilizzando l’Adult Attachment Projective (AAP), i ricercatori hanno osservato un aumento della connettività nella banda alpha tra la corteccia cingolata anteriore e il giro sopramarginale sinistro, correlato positivamente con la disregolazione emotiva. Questo indica che l’attivazione del sistema dell’attaccamento in individui con storia di genitorialità disfunzionale può generare risposte neurofisiologiche disfunzionali, associate a difficoltà di integrazione mentale e regolazione emotiva.
Ad oggi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce quattro forme di maltrattamento infantile: l’abuso fisico, l’abuso sessuale, l’abuso emotivo e la trascuratezza. Tuttavia, i risultati di questi studi propongono di includere anche il controllo genitoriale eccessivo tra le forme di maltrattamento infantile. Questa proposta rappresenta un’evoluzione importante nella comprensione del legame tra esperienze precoci e salute mentale, aprendo la strada a nuove strategie di intervento e prevenzione.
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