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Katy Perry e il suo tour

L’ex regina del pop inciampa tra coreografie improbabili, flop discografici e voli (letteralmente) fuori rotta. I fan? Ridono per non piangere.

Katy Perry e il tour che fa acqua: più Lifetimes che lifetime achievement

L’ex regina del pop inciampa tra coreografie improbabili, flop discografici e voli (letteralmente) fuori rotta. I fan? Ridono per non piangere.

C’era una volta Katy Perry, l’idolo pop vestita da torta nuziale che infiammava le classifiche e si lanciava tra fuochi d’artificio. Oggi, invece, Katy ritorna con un tour che prometteva emozioni stellari… ma finisce per cadere rovinosamente (e rumorosamente) sulla Terra.

Il Lifetimes Tour, l’ultima avventura live dell’artista, ha preso il via sotto i peggiori auspici. Le immagini della performance di Part of Me sono diventate virali, ma più per l’effetto meme che per l’effetto wow. Coreografie che sembrano ispirate a un karaoke del sabato sera, outfit da Barbie punk in crisi esistenziale, e un uso misterioso di due microfoni (forse uno per la voce, l’altro per il coraggio): il pubblico non perdona. E se pensavate che i fan fossero indulgenti… be', bentornati su TikTok, dove i commenti feroci superano le visualizzazioni.

Non contenta della sola discesa artistica, Katy ha voluto anche salire in orbita – fisicamente – grazie a Blue Origin. Un volo nello spazio che avrebbe dovuto rilanciarla come icona galattica, ma che molti hanno visto come una trovata di marketing più che un momento di rinascita spirituale. Una scelta che ha fatto discutere più per le unghie (curatissime) che per il messaggio (incomprensibile). L’atterraggio, ahimè, è stato più duro di quanto previsto. E non solo per la gravità.

Il bello – o il drammatico, dipende dai punti di vista – è che Katy non sembra per niente turbata. Tra un meme su se stessa e una foto con la figlia, continua a postare sui social come se nulla fosse. E in effetti, forse ha capito che nella vita – e nel pop – o si ride, o si piange. E lei ha scelto la prima opzione. Anche se il pubblico, per ora, ride per altri motivi.

Quindi, più una crisi passeggera o una fase terminale? C’è chi dice che sia solo un passaggio a vuoto, un momento di transizione verso una nuova identità artistica. Altri, più drastici, parlano già di tramonto. Una cosa però è certa: se Katy vuole davvero tornare a brillare, dovrà trovare qualcosa di più solido di un volo spaziale o di un reggiseno conico.

La popstar ci ha abituati a rinascere dalle ceneri. Vedremo se anche questa volta riuscirà a trasformare le critiche in carburante per un nuovo decollo – magari con le coreografie sistemate. E un solo microfono.

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