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CONFESSIONI

William: «Mi mancano i nonni
Così è stato un anno difficile»

William: «Mi mancano i nonni Così è stato un anno difficile»

L’intervista al principe William

Arriva in monopattino e si racconta, come mai aveva fatto. Il principe William, che prima o poi sarà re, affida al comico canadese Eugene Levy per il programma di Apple Tv+ “The Reluctant Traveller” alcune riflessioni inedite sulla vita, non solo quella di corte. A cominciare dalla doppia diagnosi di tumore che ha dovuto affrontare nel 2024, quella di suo padre Carlo e di sua moglie Kate. Negli ultimi 20 mesi ammette di essersi sentito sopraffatto dagli eventi, ma ha dovuto trovare la forza di reagire, non solo per sè. «Quando ti rendi conto all’improvviso che il tappeto può esserti tirato via da sotto i piedi molto rapidamente, in qualsiasi momento, questo cambia tutto. Forse pensi dentro di te: “Non succederà a noi, andrà tutto bene”. Perché credo che bisogna essere positivi. Ma quando succede a te, allora ti porta in luoghi non piacevoli».

Ora può immaginare il futuro, anche quello sul trono: «Penso di poter dire con certezza che il cambiamento è nella mia agenda. Un cambiamento per sempre e non lo temo. Voglio creare un mondo in cui mio figlio sia orgoglioso di ciò che facciamo, un mondo e un lavoro che abbiano un impatto positivo sulla vita delle persone. A condizione che non si torni ad alcune delle pratiche del passato con cui io e Harry siamo cresciuti, e farò tutto il possibile per evitare di ricadere in quella situazione».

Nel colloquio c’è anche spazio per ricordare il divorzio dei genitori: «La cosa più importante della mia vita è la mia famiglia. Per me è importante crescere i miei tre figli in una casa felice, sana e stabile. Penso che sia davvero importante che quell’atmosfera si crei in casa. Devi avere quel calore, quella sensazione di sicurezza, protezione, amore. Tutto questo deve essere presente, e questo ha sicuramente fatto parte della mia infanzia. So che i drammi e lo stress che si provano quando si è piccoli si ripercuotono poi sulla crescita».

Il, suo modello? Elisabetta II: «Mi mancano mia nonna e mio nonno. Per me Windsor è lei. Amava questo posto, ci trascorreva la maggior parte del tempo».

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