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Salute e prevenzione

Influenza 2025, ecco la nuova sorveglianza: sintomi spia, test e vaccini sotto controllo

L’Istituto Superiore di Sanità aggiorna il sistema di monitoraggio: addio alle sindromi simil-influenzali, arrivano le “infezioni respiratorie acute”

Influenza 2025, ecco la nuova sorveglianza: sintomi spia, test e vaccini sotto controllo

Con l’arrivo dell’autunno entra nel vivo la stagione influenzale, e contemporaneamente prende il via la nuova campagna di sorveglianza dei virus respiratori coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) insieme al Ministero della Salute.
Il monitoraggio, avviato il 13 ottobre, coinvolge medici di base, pediatri e laboratori regionali, con l’obiettivo di fornire i primi dati sull’andamento delle infezioni nelle prossime settimane.

Nuova definizione di caso: dalle sindromi simil-influenzali alle infezioni respiratorie acute

Una delle principali novità di questa stagione è la nuova definizione di caso clinico.
Non si parlerà più di sindromi simil-influenzali (ILI), ma di infezioni respiratorie acute (ARI), una categoria più ampia che comprende diversi virus respiratori responsabili delle malattie stagionali.

Per rientrare nella nuova classificazione, devono essere presenti:

  • esordio improvviso dei sintomi

  • almeno uno tra questi disturbi respiratori: tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria o coriza (raffreddore con naso che cola).

La diagnosi viene poi confermata dal giudizio clinico del medico, che valuta la probabile origine infettiva del quadro.

Tamponi e raccolta dei campioni

La rete RespiVirNet stabilisce che il tampone oro-naso-faringeo debba essere eseguito nella fase acuta della malattia.
Come spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, la tempestività è essenziale: il test deve essere effettuato entro 7 giorni dall’inizio dei sintomi.

Ogni Regione e Asl coordinerà la raccolta dei campioni insieme ai laboratori di riferimento.
Il protocollo operativo prevede un campionamento di 3-5 tamponi a settimana per ciascun medico o pediatra sentinella, privilegiando i primi pazienti della settimana e evitando i lunedì, per ridurre il rischio di distorsioni nei dati.

Vaccinazioni e nuovi dati nella sorveglianza

Il nuovo sistema prevede anche un ampliamento delle informazioni sulle vaccinazioni.
Come spiega il direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Statale di Milano, la scheda di sorveglianza includerà ora:

  • dati sulla vaccinazione antinfluenzale (attuale e delle stagioni precedenti);

  • informazioni sulla vaccinazione contro SARS-CoV-2;

  • e, nei bambini sotto i 5 anni, dati sull’immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), specificando se ottenuta tramite vaccino o anticorpo monoclonale.

Sorveglianza più estesa e continua

La sorveglianza virologica è stata anticipata alla settimana 42 (13–19 ottobre) e verrà mantenuta attiva fino a ottobre 2026.
L’obiettivo è rafforzare la rete dei medici e pediatri sentinella, in particolare nelle regioni che finora si affidavano solo ai tamponi ospedalieri.
Si punta così a una raccolta dati più ampia e capillare, migliorando la capacità di prevenzione e risposta sanitaria.

Monitoraggio esteso ad altri virus respiratori

I laboratori della rete RespiVirNet sono invitati ad ampliare la ricerca oltre i virus influenzali classici, includendo anche:

  • SARS-CoV-2,

  • RSV,

  • rinovirus,

  • virus parainfluenzali,

  • adenovirus,

  • metapneumovirus,

  • bocavirus,

  • e altri coronavirus umani non correlati al COVID-19.

Questa estensione consentirà di ottenere una visione più completa dei trend stagionali e di individuare con maggiore precisione l’interazione tra i diversi patogeni.

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