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11 Maggio 2021 - 08:25
Non fossimo in primavera inoltrata sembrerebbero comunissimi banchi di nebbia, in realtà sono fumi tossici. Esalazioni provenienti dalla baraccopoli alle porte di corso Grosseto, tra le Circoscrizioni 5 e 6. Le foto scattate dai residenti della zona parlano chiaro. Si vedono i fumi fuoriuscire da quelli che dovrebbero essere comuni orti e che invece vengono usati per tutt’altro. Che siano esalazioni delle stufe delle baracche o semplici falò, non è dato sapere. «Sono zingari, li abbiamo visti con i nostri occhi» denuncia una cittadina che vuole rimanere nell’anonimato per paura di ritorsioni.
Una potenziale emergenza, l’ultima di una lunga serie, dopo i casi (di ormai un paio di anni fa) dei roghi appiccati ai rifiuti abbandonati tra Aeroporto e Germagnano. L’allarme fumi tossici, insomma, torna prepotentemente in auge proprio quando sembrava soltanto un lontano e spiacevole ricordo. Un caso che le famiglie che gravitano tra Borgo Vittoria e Barriera di Milano hanno già segnalato, sia alle forze dell’ordine sia all’Arpa. Al momento senza ottenere risultati concreti. L’obiettivo è uno solo: ottenere non solo maggiori controlli ma anche l’allontanamento di chi vive negli orti e brucia rifiuti, inquinando l’aria della zona già messa a dura prova dai cantieri della Torino-Ceres.
Sul caso c’è anche la denuncia del capogruppo della Lega in Circoscrizione 6, Enrico Scagliotti. «E’ una situazione che va risolta sul nascere - spiega Scagliotti -. In quella zona i cittadini hanno già avuto a che fare per anni con il campo rom di via Germagnano. Ed è doveroso, a questo punto, accertare cosa stia succedendo».
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