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Fumi dalle baracche abusive: «Stufi di respirare altri veleni»

fumi tossici baraccopoli

Non fossimo in primavera inoltrata sembrerebbero comunissimi banchi di nebbia, in realtà sono fumi tossici. Esalazioni provenienti dalla baraccopoli alle porte di corso Grosseto, tra le Circoscrizioni 5 e 6. Le foto scattate dai residenti della zona parlano chiaro. Si vedono i fumi fuoriuscire da quelli che dovrebbero essere comuni orti e che invece vengono usati per tutt’altro. Che siano esalazioni delle stufe delle baracche o semplici falò, non è dato sapere. «Sono zingari, li abbiamo visti con i nostri occhi» denuncia una cittadina che vuole rimanere nell’anonimato per paura di ritorsioni.

Una potenziale emergenza, l’ultima di una lunga serie, dopo i casi (di ormai un paio di anni fa) dei roghi appiccati ai rifiuti abbandonati tra Aeroporto e Germagnano. L’allarme fumi tossici, insomma, torna prepotentemente in auge proprio quando sembrava soltanto un lontano e spiacevole ricordo. Un caso che le famiglie che gravitano tra Borgo Vittoria e Barriera di Milano hanno già segnalato, sia alle forze dell’ordine sia all’Arpa. Al momento senza ottenere risultati concreti. L’obiettivo è uno solo: ottenere non solo maggiori controlli ma anche l’allontanamento di chi vive negli orti e brucia rifiuti, inquinando l’aria della zona già messa a dura prova dai cantieri della Torino-Ceres.

Sul caso c’è anche la denuncia del capogruppo della Lega in Circoscrizione 6, Enrico Scagliotti. «E’ una situazione che va risolta sul nascere - spiega Scagliotti -. In quella zona i cittadini hanno già avuto a che fare per anni con il campo rom di via Germagnano. Ed è doveroso, a questo punto, accertare cosa stia succedendo».

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