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Il centro d’incontro bruciato rivive con una grande festa

ViaVipacco

Il centro d’incontro di via Vipacco non c’è più dal 2010, e allora i cittadini di zona Aeronautica, per un giorno, lo hanno “ricreato”. A cielo aperto, cioè senza una struttura fisica. Creando un evento gratis per tutti senza fare ricorso a fondi e senza il supporto delle istituzioni, ma con tanta partecipazione da parte del quartiere. Ed è così che ieri al giardino Carlo Levi di via Don Murialdo è andato in scena “Vipacco a cielo aperto... senza tetto”, grazie all’impegno dei residenti della borgata e dei membri del Q13, comitato spontaneo che si è sempre battuto per far rinascere l’ex area di via Vipacco. Il centro d’incontro era bruciato nel 2010 a causa di un incendio, e non è mai più stato ricostruito. «Aeronautica è senza spazi aggregativi e i suoi abitanti lo hanno sempre fatto presente alle istituzioni. Ma nessuno ci ha ascoltato».

A maggio, davanti all’area che per 40 anni ha ospitato la struttura, c’era già stata una festa di compleanno, con tanto di torta e palloncini colorati. Festa amara, purtroppo, perché da undici anni la zona è in stato di abbandono. Per l’occasione, era anche stato proiettato un docufilm con le testimonianze di chi aveva vissuto il centro. Ieri, invece, è andata in scena una festa “autogestita”, dalle 16 alle 23.30. I giovani hanno suonato musica dal vivo, sono state lette poesie, ma si è anche parlato di temi importanti come la violenza sulle donne. E poi ancora lezione di balli latino-americani e molto altro. In poche parole, è andato in scena tutto quello che ci sarebbe stato - e una volta c’era - in un centro d’incontro vero e proprio. «Abbiamo fatto questa kermesse - concludono i membri del Q13 - perché volevamo dimostrare che in questo quartiere la gente è vivace e ha voglia di fare, ma mancano gli spazi». Spazi che, appunto, un tempo c’erano, in quel centro d’incontro che non è mai più stato ricostruito ma che il quartiere si porta ancora nel cuore.

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