CronacaQui di Massimo Massano, dagli aiuti ai terremotati alle premiazioni di Quarto Potere

Il primo compito di un giornale è esserci. Sempre. Essere lì, sul posto, e raccontare ciò che accade. Ma anche essere dove serve, quando si può, per aiutare chi ha bisogno. Come negli inverni gelidi, con la consegna di sacchi a pelo a chi non ha un tetto sotto cui vivere. O come il 4 ottobre 2016, una data che noi di TorinoCronaca, con il nostro editore Massimo Massano, non dimenticheremo mai.

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È il giorno in cui il nostro furgone arriva nei luoghi devastati dal terrificante terremoto: ad Amatrice, Arquata del Tronto, in mezzo alle case abbattute, tra le tendopoli. Un lungo viaggio compiuto per portare alle popolazioni colpite la solidarietà dei nostri lettori. Una giornata di profonda commozione, segnata anche dalla visita di Papa Francesco, per una emozione che risulta difficile, ancora oggi, descrivere pienamente. In quella terra gravemente ferita, noi siamo arrivati con un carico d’amore. Perché così definiamo la straordinaria mobilitazione dei lettori che hanno fatto pervenire i loro doni alla nostra redazione e alla onlus “Costruire!”, creata allo scopo di aiutare i bambini, ma che nelle ore immediatamente successive al sisma non abbiamo esitato a mettere a disposizione delle vittime del terremoto.

Lo stesso abbiamo fatto per quelle dell’alluvione in Piemonte e, adesso assieme al Sermig e alla nostra fondazione, Quarto Potere, che ogni anno premia i torinesi eccellenti, stiamo facendo per le vittime della guerra in Ucraina.