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I SERVIZI

Anagrafe, ancora un mese di attesa per fare la carta d'identità

Ma dal Comune rassicurano: «In arrivo una nuova piattaforma per la prenotazione»

anagrafe

Carta d'identità senza prenotazione: Anagrafe centrale in tilt (foto di repertorio).

Ancora un mese di attesa per poter fare o rinnovare la carta d’identità. Sono lontani i tempi in cui i torinesi si appostavano, a notte fonda, fuori dai cancelli dell’anagrafe centrale di via Giulio pur di accaparrarsi un posto; eppure, il problema delle lunghe attese per i documenti non è ancora del tutto rientrato. Al momento risultano 10mila carte d’identità da smaltire. «Il numero di documenti erogati è sensibilmente aumentato» sottolinea l’assessore comunale con delega ai Servizi Anagrafici Francesco Tresso. «I tempi di attesa per la prenotazione si sono significativamente ridotti e ora si sono attestati a un mese - sottolinea -. Con una situazione di partenza che, lo ricordo, nel 2021, era di sei mesi di attesa».


Aperture straordinarie
Per ridurre ulteriormente l’arretrato, venerdì 8 settembre, tornano le aperture straordinarie delle anagrafi del venerdì pomeriggio e del sabato. L’obiettivo, per la fine dell’anno, è di arrivare a emettere 130mila carte d’identità. Al momento, i documenti risultano 84.835. «In parallelo stiamo lavorando nel consolidare le pratiche relative ai cambi di indirizzo e di residenza» fa sapere Tresso. L’obiettivo, in questo caso, è di «dimezzare gli arretrati entro fine anno».


Per prenotarsi
«Nei prossimi mesi continueremo con tutte le azioni necessarie a migliorare ulteriormente il servizio» assicura ancora Tresso. «Completeremo anche lo sviluppo di una nuova piattaforma per la prenotazione Cie che offra meno rigidità rispetto a quella attualmente in uso, del Ministero» fa sapere l’assessore. Ora infatti, la piattaforma mette a disposizione 300 appuntamenti al giorno, ogni giorno, dopodiché blocca le operazioni. Un sistema che evita di creare lunghe code, ma rende al contempo difficile aggiudicarsi uno slot. «Continua infine il nostro impegno nel cercare di avvicinare sempre più gli uffici al cittadino, con una presenza capillare sul territorio e un’anagrafe che diventi sempre più servizio di prossimità» conclude Tresso.

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