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Politica & Giustizia

Lo scandalo Chanel: Fassino paga 500 euro e si salva dal processo

L'ex sindaco sorpreso al Duty Free di Fiumicino con un profumo in tasca rischiava fino a tre anni

Gocce di Chanel, sei testimoni mettono Fassino con le spalle al muro

Piero Fassino paga 500 euro e si libera dello scomodo, possibile, processo per un furto di profumi. Una cifra un po’ elevata, rispetto al costo della boccetta per quanto di Chanel (era sui 180 euro), ma decisamente un affare considerando che la pena per furto può andare da sei mesi a tre anni.

I fatti, che avevano provocato un certo scompiglio, risalgono allo scorso 15 aprile, quando Piero Fassino si trovava all’aeroporto di Fiumicino, in attesa di imbarcarsi su un volo per Strasburgo. Un addetto alla sorveglianza di un duty free lo aveva fermato, accusandolo di essersi messo in tasca un profumo di Chanel. Fassino aveva sostenuto di non avere intenzione di rubare, che era impegnato in una telefonata. E la vicenda era esplosa sui media, con la denuncia del parlamentare. Ora è stato accettato il risarcimento proposto dall’avvocato dell’ex sindaco, Fulvio Gianaria, e il reato è stato dichiarato estinto.

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