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Giustizia per Moussa Balde: al via il processo a Torino nel 2025

Due persone a giudizio per la morte del giovane che si suicidò nel Cpr di corso Brunelleschi

Giustizia per Moussa Balde: al via il processo a Torino nel 2025

Il tribunale di Torino ha disposto oggi il rinvio a giudizio di due persone nel caso di Moussa Balde, un giovane originario della Guinea che si tolse la vita nel Cpr di Torino nel giugno 2021. Il processo inizierà a febbraio 2025 e coinvolgerà la direttrice delegata della società Gepsa, che gestiva la struttura, e un medico. I familiari di Balde si sono costituiti parte civile, rappresentati dall'avvocato Gianluca Vitale.

Balde era stato portato nel Cpr dopo essere stato aggredito a Ventimiglia da un gruppo di italiani, in seguito alla scoperta che non era in regola con i documenti. L'inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Vincenzo Pacileo e Rossella Salvati, si è concentrata sulle carenze nella sorveglianza sanitaria all'interno del Cpr e sull'uso di un locale chiamato "ospedaletto", dove venivano collocati migranti con problemi psicologici.

Durante il processo, verrà contestata la cooperazione in omicidio colposo. Un ispettore capo della polizia di Stato, all'epoca impegnato nella vigilanza all'interno del Cpr, è stato indagato per falsi nella compilazione di relazioni di servizio e ha patteggiato un anno di reclusione.

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