Le colonne di fumo che si alzano nell'aria e l'odore di bruciato che invadono le vie del quartiere Lesna sono ormai una realtà quotidiana per chi vive nella zona. Un fenomeno che non solo è persistente, ma che sembra sfuggire al controllo delle autorità da ormai troppo tempo. La segnalazione arriva da Laura, una residente che da anni assiste impotente a questa situazione che si ripete ogni giorno. «Ogni giorno, praticamente, vengono bruciati materiali vari negli orti abusivi che si trovano lungo i binari della ferrovia», racconta Laura, descrivendo una condizione che è diventata una costante nella vita del quartiere.
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La questione, che sta diventando sempre più urgente, approda oggi in Circoscrizione 3, dove sarà discussa con la speranza di trovare una soluzione definitiva. A sollevare il problema è la consigliera della Lega, Anna Vadalà, che ha preparato un documento dettagliato, corredato da fotografie scattate negli ultimi mesi, che testimoniano la frequenza e l’intensità dei roghi. Laura, con una certa frustrazione, aggiunge: «Va avanti da anni, in estate questi incendi sono ancora più frequenti. A volte sentiamo un forte odore di bruciato, che è davvero insostenibile. A inizio dicembre ho anche chiamato i vigili del fuoco, ma il problema persiste». Non è la prima volta che la residente tenta di intervenire per fermare la piaga dei roghi. In passato, infatti, si era rivolta anche alla polizia locale, ma la risposta ricevuta non aveva fatto altro che aumentare la confusione. «Mi avevano detto che l’area era di competenza tra Torino e Grugliasco», spiega Laura, sollevando il tema di una gestione del territorio che appare incerta e frammentata.

L’assessore ai Trasporti di Grugliasco, Raffaele Bianco, si è fatto sentire sulla questione per fare un po’ di chiarezza. «L’area in questione è di pertinenza del Comune di Torino», ha spiegato, evidenziando come il comune di Grugliasco non abbia ricevuto segnalazioni simili. «Noi, sinceramente, non abbiamo mai ricevuto segnalazioni in merito», ha concluso Bianco, facendo emergere una certa difficoltà da parte delle autorità locali nell’individuare e gestire il problema. La divisione delle competenze tra i due comuni non ha, purtroppo, fatto altro che complicare ulteriormente la situazione, lasciando i residenti nel limbo, senza risposte concrete.

Il vero interrogativo, però, riguarda la natura dei roghi stessi. Laura, che ha assistito a questa scena per anni, racconta: «Non sappiamo con certezza cosa venga bruciato. A volte sembra che brucino davvero di tutto». La situazione appare pericolosa non solo per il rischio d'incendio, ma anche per l'inquinamento che tali focolai possono causare, con il conseguente danno alla salute dei residenti e all’ambiente