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LA VITA DELLA CITTA'

E’ nata Alleanza per Torino: la città pensata dai giovani

L'ex sindaco Castellani: "Sono davvero contento di rivedere quello stesso fermento ed entusiasmo di 30 anni fa"

E’ nata Alleanza per Torino: la città pensata dai giovani

Contribuire alla trasformazione e all’evoluzione della Città attraverso la voce dei giovani. Con questo messaggio, è nata oggi l’associazione “Alleanza per Torino”, un ente giuridico privato che si propone come luogo di riflessione per elaborare delle idee e proposte per il futuro del capoluogo piemontese, da presentare alle istituzioni e alla politica locale.

L’associazione, si definisce come pienamente in linea con l’art. 3 della Costituzione italiana: promuovere l’informazione e partecipazione consapevole dei cittadini, proporre soluzioni concrete per la Città, inclusione sociale, coinvolgimento delle nuove generazioni e parità di genere.

«Torino sta attraversando una fase di trasformazione positiva, un momento di rinascita che sta risvegliando in molti di noi, me per primo, la voglia di partecipare attivamente alla vita pubblica - racconta il presidente Pietro Garibaldi, che nella vita insegna economia politica all’università - Molti soci fondatori sono torinesi doc che lavorano o hanno lavorato in altre città o Paesi, e che hanno sentito ora l’esigenza di mettersi a disposizione. Siamo altrettanto felici che abbiano aderito molti giovani: crediamo che il futuro di Torino si costruisca insieme, con un dialogo intergenerazionale».

Pietro Garibaldi è molto vicino ai ragazzi: oltre ad essere legato al mondo universitario Unito, dove insegna economia politica, è anche conosciuto per essere il presidente del circolo della Stampa - Sporting, dove si allenano i grandi big delle ATP Finals. 

Alla “nascita”, ha partecipato Valentino Castellani, ex primo cittadino torinese e protagonista di quell’esperienza politica di Torino che, attraverso il nome e lo spirito, l’associazione richiama esplicitamente. «Sono davvero contento di rivedere a Torino quello stesso fermento ed entusiasmo di 30 anni fa. Ed è ancora più bello sedermi tra venti persone, ed essere l’unico con i capelli bianchi», ha commentato.

«Sono qui per portare la visione di ragazzi tornesi che approcciano al mondo adulto - commenta una delle giovani soci fondatori, Maria Matilde Toso. Ha 25 anni e, tirocinante al Tribunale di Torino, sogna di diventare un magistrato. «Il nostro contributo serve per poter rimodellare alcuni aspetti di Torino per poter riportare i servizi e la Città a quelli che sono le esigenze del mondo di oggi».

Tommaso Emanuelli, classe 1999, farmacia e consigliere dell’Ordine dei farmacisti di Torino, sottolinea: «Una delle cose che mi sta più a cuore è avere una Città più attrattiva per i miei coetanei. Coetanei che vedo scappare a studiare o lavorare altrove. Una seconda tematica fondamentale riguarda le disuguaglianze».

Nella presentazione Garibaldi ha posto l’accento su quattro filoni principali che guideranno il dibattito: Torino Città universitaria, dei servizi, del turismo e Torino che accoglie.

«Noi in qualche modo siamo un’associazione apartitica, dialoghiamo con l’amministrazione poiché poniamo questioni che vanno presentate per forza di cose a chi di dovere, indipendentemente da chi ci sia alla guida. Stefano Lo Russo diventa dunque il nostro primo interlocutore, nella speranza che alcune delle nostre proposte vengano accolte».

«Questa vitalità ed entusiasmo è un ottimo segnale per la Città - commenta Lo Russo - Mi pare di capire che si possa instaurare un rapporto positivo. Gli elementi di contributo che verranno portati alla discussione saranno ascoltati e presi in considerazione. Le prossime elezioni amministrative? Mancano due anni, che per il mondo politico è quasi un’era geologica. Penso invece ci sia bisogno ora di riflessione anche al di fuori dei tempi dell’amministrazione quotidiana».

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