Violenza sessuale, Viale si difende: «Sul mio Pc nessuna foto di nudi o parti intime di donne»

«Il rapporto professionale tra il dottor Viale e i suoi pazienti è sempre stato corretto. E sui suoi dispositivi non sono mai state trovate foto di nudi o di parti intime del corpo femminile». Rompe il silenzio il consigliere comunale Silvio Viale, attraverso il suo legale, l’avvocato Cosimo Palumbo. Viale, ginecologo e consigliere comunale di Più Europa in Sala rossa, è stato rinviato a giudizio per violenza sessuale dopo la denuncia di sette sue pazienti. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 15 settembre.

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Silvio Viale nei guai: altre donne accusano il ginecologo di molestie

Frasi e comportamenti "inappropriati" durante le visite. Queste le accuse mosse dalle pazienti, ma il medico respinge le accuse

Dopo il rinvio a giudizio da parte della procura, Viale parla tramite il suo avvocato: «Il riserbo su quanto accaduto durante la fase delle indagini, oltre alla dovuta segretezza e al rispetto per il lavoro degli inquirenti, è stato dettato anche per tutelare chi è stato coinvolto nel procedimento come persona offesa o anche come semplice persona informata dei fatti. Inoltre - prosegue l’avvocato Palumbo - la divulgazione di notizie sulle indagini avrebbe avuto come conseguenza la celebrazione di un processo mediatico anticipato, prassi ormai purtroppo assai diffusa». Delle nove imputazioni contenute nell’avviso di conclusione indagini, la procura ha però chiesto il rinvio a giudizio per sole quattro. E di queste, solo due riguardano le cinque donne che comparivano nel decreto di perquisizione. «Ci accingiamo ad affrontare l’udienza preliminare, certi di poter dimostrare la insussistenza dei reati contestati», conclude l’avvocato di Silvio Viale.