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tentato femminicidio

Anziano torinese accoltella la giovane barista, spara ai carabinieri e si toglie la vita

Rocco Roselli è morto dopo essersi sparato con un fucile. La vittima è rimasta ferita ma si salverà

Il bar gestito dalla vittima

Il bar gestito dalla vittima

Il motivo per il quale l’ha fatto ancora non si conosce. Non si sa se sia stata una lite tra vicini di casa, una passione non corrisposta o chissà che altro. Quello che è sicuro è che oggi pomeriggio un 79enne di Torino, Rocco Roselli, ha accoltellato e tentato di uccidere una barista di 28 anni, poi ha sparato ai carabinieri che stavano cercando di fermarlo - senza per fortuna colpire nessuno - e alla fine ha rivolto l’arma contro se stesso, concludendo la sua giornata di follia togliendosi la vita. È successo a Gorgoglione, piccolo paese di 800 abitanti in provincia di Matera, arrampicato a 800 metri sulla valle del fiume Agri. Un pugno di case e negozi arroccati intorno alla strada principale, via Roma. E proprio qui, al civico 100, si trova il Bar del Corso, gestito da una giovane barista che era anche la vicina di casa di Roselli, residente a Torino da tanti anni ma che ogni tanto era solito tornare al paese di origine. Secondo una prima ricostruzione, il 79enne si è introdotto in casa della vicina e l’ha aggredita con un coltello. Ne è nata una colluttazione nella quale ad avere la peggio è stata proprio la giovane donna, raggiunta da tre fendenti che, per fortuna, non hanno lesionato organi vitali. L’anziano, dopo averla ferita, è poi scappato in auto ma l’allarme è scattato subito e i carabinieri si sono messi sulle sue tracce, riuscendo a intercettarlo ad Aliano, un comune vicino. L’umo a quel punto ha imbracciato un fucile calibro 12 che aveva con se - e che per fortuna non aveva usato contro la barista - e ha sparato contro i militari, che sono riusciti a evitare i colpi. Fuga e inseguimento però non erano ancora finiti: Roselli è risalito sulla sua auto ed è riuscito a raggiungere un altro comune, Stigliano, dove una seconda pattuglia dei carabinieri ha tentato di bloccarlo. A quel punto l’uomo è entrato sul retro di un’area di servizio e si è suicidato sparandosi un colpo con lo stesso fucile, illegalmente detenuto, che aveva rivolto contro i carabinieri. Mentre il dramma si concludeva, a Gorgoglione si provvedeva a soccorrere la vittima della follia del 79enne. La giovane barista è stata stabilizzata da un equipaggio del 118 e trasferita in eliambulanza all’ospedale San Carlo di Potenza, dove è stata ricoverata nel reparto di Chirurgia d’urgenza. Per fortuna ha riportato ferite non gravi e se la dovrebbe cavare in 21 giorni. Sarà lei, con ogni probabilità, nelle prossime ore a chiarire i motivi del tentato femminicidio.

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