Rubata a Porta Susa la bici di Bruno Gambarotta, l'appello social: “Aiutateci a ritrovarla”

Non c'è pace per si muove sui pedali. Anche Bruno Gambarotta, 88 anni e volto storico della cultura torinese, è rimasto vittima dei furti di biciclette che da tempo affliggono la zona di Porta Susa. Giovedì 21 agosto davanti alla stazione in corso Inghilterra allo scrittore d’origine astigiana è stata sottratta la bici a cui era particolarmente legato con inciso sopra il suo nome e la scritta “Pensieri e Pedali 2011”.

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A diffondere la notizia è stato il figlio Lorenzo, attraverso un appello pubblicato sul gruppo Facebook “Ladri di bici Torino” che raccoglie segnalazioni e collabora con la Polizia Municipale per contrastare furti e ricettazione. Tra i commenti sotto il post anche una discussione su un presunto canale Telegram di nome @PEGOi4 specializzato nel ritrovare mezzi rubati tramite hacker "etici", cosa che è stata vista però come un tentativo di truffa. 

Il mezzo ha soprattutto un valore affettivo: gli era stato donato nell’ambito dell’iniziativa “Pensieri e Pedali 2011” come riconoscimento per il suo impegno civico: Gambarotta ha sostenuto con articoli, racconti e campagne pubbliche promosse da Comune, Asl e associazioni l’uso quotidiano della bicicletta come mezzo di trasporto più sostenibile per la città.

La zona di Porta Susa continua a confermarsi tra le più colpite dai furti di biciclette a Torino con le segnalazioni che si moltiplicano per lucchetti tagliati e mezzi portati via sotto gli occhi dei passanti senza distinzioni tra i modelli.

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