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A Torino mercati aperti anche al pomeriggio per combattere «una crisi mai vista»

La richiesta degli ambulanti accolta dal Comune ma i problemi da affrontare non sono pochi

A Torino mercati aperti anche al pomeriggio per combattere «una crisi mai vista»

A Torino mercati aperti anche al pomeriggio per combattere «una crisi mai vista»

Mercati aperti anche al pomeriggio per combattere la crisi. È questa la richiesta avanzata dai rappresentanti dell’organizzazione Goia (Gruppo Organizzato Imprese Autonome) in Comune, nel corso della seduta della Terza Commissione in cui sono stati auditi in merito alla situazione dei mercati rionali. A parlare è stato Giancarlo Nardozzi, presidente di Goia Fenapi, che ha parlato di «una crisi mai vista» anche perché «i lavori in molti mercati, tra i quali Campanella, Santa Rita, Benefica e Guala, hanno creato perdite notevoli» e per questo «servirebbe velocizzare le opere». C’è una grande sofferenza - ha precisato - soprattutto nel settore extra-alimentare. «Potrebbe essere utile sperimentare aperture pomeridiane dei mercati e alleggerire la burocrazia, per evitare di perdere banchi».

Un’apertura alla proposta è arrivata dall’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino che prima ha ammesso le difficoltà degli uffici comunali «legate alla mancanza di personale per gestire le pratiche a causa di chi è andato in pensione o si è trasferito nel settore privato: servirebbe una sessantina di persone in più» e poi ha rassicurato che «continuiamo a lavorare per trovare soluzioni personalizzate per i singoli mercati, anche con aperture pomeridiane sperimentali: i tempi della città sono cambiati». Passare dalle teoria alla pratica rischia però di essere più complicato di quanto si potrebbe pensare. Giuseppa Ponziano, dirigente del Servizio Aree pubbliche, ha evidenziato le problematiche per le aperture pomeridiane che sono legate a vari fattori: gli orari del Caat, gli orari del personale dipendente degli operatori mercatali, la pulizia dei mercati, il surplus di lavoro per la polizia locale per il controllo degli “spuntisti”. Al momento, si stanno valutando proposte di aperture pomeridiane per i mercati Campanella e Pavese «con interlocuzioni con gli operatori che vanno avanti da mesi per definire orari e giorni di apertura, numero di banchi e settori merceologici coinvolti». Diversi gli interventi che si sono susseguiti nel corso del dibattito, tra cui quello di Silvio Viale (+Europa, Radicali Italiani) che ha sottolineato un altro possibile problema, chiedendo di prestare attenzione anche alle attività commerciali collocate vicino ai mercati, che potrebbero risentire di un allungamento degli orari dei mercati. Nella seduta si sono poi analizzati i problemi dei mercati legati al Pnrr e non sono mancate idee per possibili soluzioni alla crisi come quella di Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) che ha proposto di incrementare lo street food. Idea “promossa” da Silvano Rittà, presidente Ubat Ascom che ha anche ribadito la necessità di promuovere eventi nei mercati e di estendere almeno a sei metri l’ampiezza dei banchi.

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