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Il caso

Postini in flashmob: "Ci hanno tirato pacco il Natale"

L'operazione "Epicentro" sospende Postalcoop: 36 lavoratori lasciati a casa, senza risposte nè cassa

Postini in flashmob: "Ci hanno tirato pacco il Natale"

Un'azienda fragile e "sorda" a certe dinamiche. Che ha lasciato 36 lavoratori "a spasso" da metà settembre. Tra di loro in gilet catarifrangente, la divisa che da mesi non usano più, ci sono Andrea Pistillo, 45 anni, e Roberto Di Cesare, 61. "Sono uno dei più anziani, qui dentro da vent'anni. Di momenti di precarietà ne abbiamo vissuti tanti, ma mai ci hanno tirato "pacco" così", afferma quest'ultimo.

Sono due dei lavoratori questa mattina in flashmob davanti alla sede del Palazzo delle Poste e dei Telegrafi di via Alfieri 10, a due passi dal Consiglio regionale, per chiedere garanzie, o almeno qualche risposta, da parte del Gruppo Poste Italiane che li ha lasciati - di fatto - a casa. L'Operazione "Epicentro" ha fatto da detonatore: quando l'amministrazione giudiziaria ha sospeso l'attività di Postalcoop del gruppo di Grugliasco, decretandone, sostanzialmente, il fallimento.

Per provare a ottenere almeno una tutela minima, il sindacato ha chiesto la rivendicazione del rapporto di lavoro direttamente al committente, Nexive Network – Gruppo Poste Italiane. “Sono trascorsi più di dieci giorni e ancora non arriva una risposta”, dicono.



Intanto, i lavoratori vivono in un limbo: niente lavoro, niente sicurezza, nessuna garanzia. Un paradosso evidente se si pensa che le consegne stanno andando avanti come sempre, ma senza di loro. "I pacchi ci sono. Il lavoro c'è. Loro lo stanno facendo fare a qualcun altro", spiega Nunzia Mastropasqua, della segreteria Cgil Slc.

"Da aprile hanno iniziato limitandoci il carburante. Poi a tardare nei pagamenti. Infine la cassa comunicata ad ottobre. E' stato pesante", raccontano amaramente i lavoratori, ancora in attesa che venga annunciata l'attivazione - almeno - della cassa integrazione.

"La questione è destinata a non finire qui, perché Postalcoop ha anche altri committenti e si apre dunque la questione della responsabilità in solido tra committente e appaltatore, per questo chiederò alla Regione di accompagnare questo percorso con un confronto con tutti i soggetti coinvolti", avverte la consigliera regionale del Pd Nadia Conticelli.

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