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Tentato omicidio - ARTICOLO AGGIORNATO
02 Maggio 2023 - 10:37
Pioveva a dirotto martedì pomeriggio quando un uomo di sessant’anni, completamente ubriaco, ciondolava in strada con un ombrello in mano. Ma non lo usava per coprirsi il capo, ma per infastidire i passanti.
L’uomo urlava, si dimenava e prendeva a ombrellate chi si gli avvicinava. Un trambusto fastidioso anche per chi stava in casa, tant’è che un residente, Orazio Di Marco, è uscito dal suo appartamento, si è avvicinato all’ubriaco e lo ha invitato in «maniera decisa», hanno poi riferito i testimoni, a smetterla e ad allontanarsi.
Il sessantenne ha reagito e ha più volte tentato di colpire Di Marco con l’ombrello, i due sono venuti alle mani e il residente stava per avere la peggio quando, dallo stesso appartamento è sceso il figlio 17enne e un altro parente. Quella che fino a quel momento era una lite tra due persone, si è trasformata in una rissa, in una vera aggressione ai danni dell’ubriaco che, pochi minuti dopo, era a terra in una pozza di sangue diluito nelle pozzanghere di pioggia. L’uomo era stato colpito con sette coltellate, alle gambe e alla schiena.
Quella che fino a quel momento era una lite tra due persone, si è trasformata in una rissa, in una vera aggressione ai danni dell’ubriaco che, pochi minuti dopo, era a terra in una pozza di sangue diluito nelle pozzanghere di pioggia
Un residente nel palazzo che si è accorto di quanto stava avvenendo, ha chiamato la polizia e sul posto sono giunte le volanti e un’ambulanza. Il ferito è stato soccorso e portato al San Giovanni Bosco dove nella notte è stato operato, la lama del coltello (poi ritrovato dalla polizia) gli aveva perforato un polmone.
L’uomo ora è ricoverato, è grave, ma è stato scongiurato il pericolo di vita. Intanto gli investigatori hanno posto in stato di fermo Di Marco (catanese con numerosi precedenti penali, compreso un omicidio commesso da giovanissimo, ma per il quale ha scontato la pena), il figlio minorenne e una terza persona, accusati di tentato omicidio. C’è il sospetto che ha sferrare le sette pugnalate sia stato il ragazzino accorso a difendere il padre.
«Il problema - ha dichiarato la consigliera di circoscrizione Patrizia Alessi - è che nei paraggi capita di tutto e la gente è esasperata. E’ una situazione pericolosa e si genera violenza da un attimo all’altro».
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