Cerca

Il caso

Cos’è il pogrom? La brutale aggressione di Amsterdam risveglia incubi antichi

Interventi militari, evacuazioni e l’ansia di chi ha vissuto una notte di terrore

Johan Cruijff Arena (Fonte Instagram)

Johan Cruijff Arena (Fonte Instagram)

Una serata che avrebbe dovuto essere dedicata allo sport e alla competizione si è trasformata in un incubo per i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv, aggrediti brutalmente al termine della partita di Europa League contro l'Ajax. Gli episodi di violenza sono esplosi subito dopo il fischio finale della partita di ieri sera, 7 novembre, mentre centinaia di tifosi israeliani stavano lasciando lo stadio Johan Cruijff Arena.

I video diffusi sui social media mostrano scene agghiaccianti: tifosi che cercano disperatamente di scappare, inseguiti per le strade di Amsterdam e costretti a rifugiarsi nei canali per salvarsi. Queste immagini drammatiche hanno suscitato forti reazioni non solo in Israele, ma anche in tutta Europa, sollevando seri dubbi sull’efficacia delle misure di sicurezza. Alcuni dei tifosi israeliani, che sono riusciti a raggiungere l’aeroporto di Amsterdam, hanno denunciato la mancanza di protezione da parte della polizia durante il tragitto tra lo stadio e gli hotel, mettendo in evidenza le gravi lacune nel piano di sicurezza delle autorità locali.

Il bilancio delle violenze è pesante: dieci feriti e tre dispersi, tra cui Guy Avidor, un 33enne israeliano-bulgaro, di cui non si hanno notizie da oltre dieci ore. Avidor, che si trovava a Londra prima dell'incontro, aveva postato sui social media prima della partita e da allora non è più stato raggiungibile dalla sua famiglia.

In risposta alla grave situazione, il governo israeliano ha organizzato un intervento di emergenza per evacuare i propri cittadini in pericolo. Due aerei militari, tra cui velivoli cargo e aerei Hercules equipaggiati con medici e team di soccorso, sono stati inviati per aiutare e trasferire i tifosi israeliani in sicurezza. Inoltre, per garantire l’evacuazione dei feriti, i rabbini capo di Israele hanno dato il permesso eccezionale alla compagnia aerea El Al di volare durante lo Shabbat, un gesto senza precedenti.

Le violenze hanno suscitato reazioni furiose a livello politico. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha definito gli attacchi “barbari” e il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha parlato di un “allarme assordante per l'Europa e il mondo”. Il governo olandese ha condannato fermamente gli episodi, con il primo ministro olandese Dick Schoof che ha dichiarato di essere “inorridito” dagli attacchi e ha promesso che i responsabili sarebbero stati identificati e perseguiti.L'incidente ha attirato anche l'attenzione di politici come Geert Wilders, il leader del partito anti-Islam Partij voor de Vrijheid (PVV), che ha paragonato le aggressioni a un “pogrom”. Questo termine evoca una triste storia di violenza antisemita in Europa, risalente a periodi in cui intere comunità ebraiche venivano brutalmente attaccate, saccheggiate e spesso massacrate.

Anche Deborah Lipstadt, la speciale inviata degli Stati Uniti per l’antisemitismo, ha sottolineato la drammatica somiglianza tra questi attacchi e i pogrom storici, facendo notare che l'incidente è avvenuto a ridosso del 9 novembre, anniversario del pogrom nazista del 1938. Un parallelo che scuote la memoria collettiva europea, ancora segnata dalla violenza antisemita del passato.

I giornali statunitensi hanno riportato con grande attenzione l'accaduto, il The New York Times ha descritto le violenze come un'aggressione "organizzata" ai danni di tifosi innocenti, mentre il The Washington Post ha sottolineato la preoccupazione internazionale riguardo all'incapacità delle autorità locali di proteggere i cittadini israeliani. Le violenze sono state messe in evidenza come un segno allarmante del crescente antisemitismo in Europa, un fenomeno che sta attirando l'attenzione anche degli Stati Uniti.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.