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La Giornata di Raccolta del Farmaco: «Donare uno o più farmaci si può»

La Giornata di Raccolta del Farmaco: «Donare uno o più farmaci si può»
Donare uno o più farmaci per aiutare le 30mila persone che si rivolgono agli enti caritativi quando hanno bisogno di farmaci per sé stessi, per i propri bambini, per la propria famiglia. È questo il senso della XXIII Giornata di Raccolta del Farmaco, organizzata dal Banco Farmaceutico: da martedì 7 a lunedì 13 febbraio sarà possibile fare una donazione nelle 287 farmacie aderenti a Torino e provincia, 30 in più rispetto alle 258 del 2022 (la mappa si trova sul sito istituzionale www.bancofarmaceuticotorino.org). Anche se i numeri delle persone assistite dai 61 enti accreditati a Torino e provincia sono in linea con i dati precedenti alla pandemia, la drammaticità della situazione è disegnata dai dati preliminari del 10° rapporto “Donare per curare su povertà sanitaria e donazione farmaci”. Da questo studio emerge che l’innalzamento generalizzato del costo della vita pesa in particolare sulla diffusione della povertà assoluta, che colpisce chi già vive in condizione economiche minimali. Nell’arco degli ultimi 8 anni le famiglie povere hanno sostenuto una spesa sanitaria mensile pro capite compresa tra i 9 e gli 11 euro, destinandone otre il 60% all’acquisto dei farmaci, spendendo comunque un sesto delle famiglie non povere. Chi è indigente - oltre alla mancanza di cibo, lavoro e abitazione - non si può neanche curare: sono le persone “multiproblematiche” di cui parla la Caritas. Per rispondere a queste esigenze primarie di salute, il Banco Farmaceutico organizza - tra tante altre attività, come il recupero dei farmaci validi in ospedali e farmacie e la gestione delle donazioni aziendali - il suo evento pubblico più famoso, la Giornata di Raccolta del Farmaco. Quest’anno la richiesta di farmaci (sono gli stessi enti assistenziali a comunicare le proprie necessità, nella tipologia e nel quantitativo stimato per un anno di attività) supera i 105.000 farmaci e dispositivi sanitari. Queste le priorità: integratori, antipiretici e antinfiammatori, preparati per tosse e malattie da raffreddamento. Il problema è che non tutte le richieste sono soddisfatte. Per questo c’è bisogno del contributo di tutti.
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