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Covid, parla Draghi: "Scuole aperte, Dad crea disuguaglianze. I problemi di oggi? Dipendono dai no vax" [IL VIDEO]

"La maggior parte dei problemi di oggi dipendono dai cittadini che non si sono vaccinati". Lo ha detto il premier Mario Draghi, intervenendo oggi nella conferenza stampa organizzata a Palazzo Chigi con i ministri Roberto Speranza (Salute) e Patrizio Bianchi (Scuola) e il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, per commentare le ultime "misure urgenti" varate dal governo per fronteggiare l'avanzata del Covid.

APPELLO DEL PREMIER AI NO VAX Dal premier è giunto l'ennesimo appello a chi non lo ha ancora fatto, a vaccinarsi: "Non dobbiamo mai perdere di vista una constatazione, gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Quindi c'è l'ennesimo invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati a farlo, anche con la terza dose" ha detto Draghi.

OMICRON, LOCATELLI (CTS): "BOOSTER COPRE PER L'88%" "Con la variante Omicron - ha spiegato, dal canto suo, Locatelli (ematologo ed ex presidente  del Consiglio superiore di Sanità) - il booster copre per l’88% e per il 65% nel caso di ciclo primario, in base ai dati che ci arrivano dal Regno Unito".

SCUOLA VA TUTELATA, NON ABBANDONATA Inevitabile, in questo frangente, parlare della scuola, che proprio oggi ha riaperto i battenti, sia pure in ordine sparso, un po' in tutta Italia, dopo le vacanze natalizie. "La scuola è fondamentale per la democrazia, va tutelata, protetta non abbandonata" ha sottolineato il presidente del Consiglio.

NON HA SENSO CHIUDERE LA SCUOLA Oggi, ha aggiunto: "è ricominciato l'anno scolastico, ringrazio il ministro Bianchi, gli amministratori locali, i presidi, gli insegnanti per gli sforzi fatti oggi e nei prossimi mesi. Dopo la scuola i ragazzi vanno a fare sport, vanno in pizzeria, non ha senso chiudere la scuola se tutto il resto rimane aperto".

DIALOGO COSTRUTTIVO E CONTINUO CON LE REGIONI E a proposito delle critiche che sono state mosse al governo, in particolar modo dalle Regioni, proprio in merito alla scelta di riaprire le scuole dopo le vacanze natalizie, Draghi ha tagliato corto: "il governatore pugliese Emiliano ha appena detto che è sempre d'accordo con Draghi anche se non è convinto. Tutto quello che si è deciso si è basato sul dialogo con Regioni, Comuni, enti territoriali". "Un dialogo costruttivo e continuo. Alcune delle proposte riflettono veramente da vicino alcune delle proposte fatte dalle Regioni ha precisato il premier.

GIOVANI DANNEGGIATI DA LOCKDOWN Stiamo "affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti contagiose con un approccio diverso rispetto al passato: vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattutto sui ragazzi e sulle ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione" ha quindi l'ex "numero uno" della Bce in conferenza stampa.

DAD? CREA DISEGUAGLIANZE TRA STUDENTI "La priorità del governo dunque è che "la scuola resti aperta in presenza" ha rimarcato ancora il premier, invitando a "vedere gli effetti di disuguaglianza tra studenti, scolari della Dad lo scorso anno, per convincersi che questo sistema scolastico che può essere necessario in caso di emergenze drammatiche provoca disuguaglianze destinate a restare tra chi ci sta di più e di meno, tra nord e sud e che si riflettono su tutta la vita lavorativa".

BIANCHI: "DAD UTILE, MA VA INTEGRATA NEI PIANI EDUCATIVI DELLA SCUOLA" "Le scelte prese stanno pagando. Non ci stiamo affidando al caso" ha rimarcato il ministro Bianchi, intervenendo in conferenza stampa. "Stiamo agendo in maniera responsabile regolando anche la Dad che è uno strumento utile e deve essere integrato nei piani educativi della scuola" ha spiegato l'esponente del governo" ha sottolineato.

PERDITA DI REDDITO CON ISTRUZIONE INFERIORE Sì, perché, come ha argomentato ancora Draghi, proprio a proposito della diseguaglianza creata dalla Didattica a distanza: "esistono stime di perdita di reddito di chi è costretto ad avere un grado di istruzione inferiore".

SUPEREREMO QUESTA SFIDA Sul versante della lotta alla pandemia, Draghi è apparso fiducioso: "abbiamo tutti i motivi per pensare che ci riusciremo anche stavolta. Abbiamo affrontato tante sfide, le abbiamo superate grazie alla determinazione, all'impegno dei cittadini, delle parti sociali, delle istituzioni, del Parlamento". Il 2022 appena iniziato è "un anno che dobbiamo affrontare con realismo, prudenza ma anche fiducia e soprattutto con unità" ha rimarcato.

STOP DOMANDE SU CORSA PER IL QUIRINALE Nel corso della conferenza stampa, sono state rivolte al premier anche domande sulla corsa per il Quirinale. L'ex "numero uno" della Bce le ha però dribblate. "Non risponderò ad alcuna domanda che riguardi immediati sviluppi, sul Quirinale o su altre cose" si è limitato a dire, stoppando sul nascere ogni possibili domande a proposito dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica e soprattutto su una sua eventuale candidature per il Colle.

GOVERNO, OCCORRE PUNTARE ALL'UNANIMITA' Rispondendo ad una domanda sulle presunte frizioni avvenute in Consiglio dei ministri riguardo l'obbligo vaccinale per gli over 50, Draghi ha risposto che quando "si introducono provvedimenti di questa portata, con l'obbligo anche sui luoghi di lavoro, occorre puntare all'unanimità". Questi, ha proseguito "sono provvedimenti di portata economica e sociale molto importanti e sono anche da considerare con molta attenzione". "L'avere l'unanimità della vasta coalizione è un obiettivo che se possibile si deve raggiungere. Bisogna che la soluzione trovata abbia senso, significato" ha precisato.

MAGGIORANZA MOLTO GRANDE, CON DIVERSITA' DI VEDUTE In ogni caso, "l'esperienza di questi 11 mesi è stata di una maggioranza molto grande, in cui occorre accettare diversità di vedute, ma non la mediazione a tutti costi". Tuttavia "per alcuni provvedimenti molto importanti l'unanimità è importante purché il risultato abbia senso" ha rilanciato il premier.

CI SONO DIVERGENZE, MA NON SONO DI OSTACOLO ALL'AZIONE DI GOVERNO "E' chiaro che ci sono divergenze e diversità di opinioni ma non sono mai state di ostacolo all'azione di governo", ha precisato ancora Mario Draghi. "Dicono che Draghi non decide più? Qui dimostriamo che la scuola resta aperta, è una priorità, non era il modo in cui questo tema è stato affrontato in passato", ha concluso il presidente del Consiglio.

https://youtu.be/Qp6bM5zSsTM
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