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Nel video lo scambio di denaro

Mazzette per le carte d'identità agli stranieri. Funzionaria del Comune di Torino in manette e indagato un suo collega

La squadra mobile ha arrestato altre due donne che facevano da intermediarie

Si è conclusa questa mattina l'operazione della squadra mobile di Torino, nome in codice  “Corsia preferenziale”, relativa ad episodi di presunta corruzione, che avrebbero coinvolto una funzionaria dell’Anagrafe di Torino (Morwenna Izzo in servizio negli uffici di via Leoncavallo) ed altre due donne (Alina Capraru romena e Milouda El Ouargui, marocchina). Queste avrebbero rivestito ruoli di intermediarie verso cittadini stranieri, prevalentemente romeni, albanesi e marocchini, che, secondo l’ipotesi dell’accusa, sarebbero stati intenzionati ad ottenere, in cambio di denaro, carte di identità, sia cartacee che elettroniche, al di fuori delle regolari prassi amministrative ed in tempi brevissimi.

Si è conclusa questa mattina l'operazione della squadra mobile di Torino, nome in codice  “Corsia preferenziale”, relativa ad episodi di presunta corruzione, che avrebbero coinvolto una funzionaria dell’Anagrafe di Torino ed altre due donne

In seno a tale filone investigativo, gli operatori della Squadra Mobile,  sotto il coordinamento della locale Procura, raccoglievano gravi indizi di colpevolezza a carico delle tre donne citate, nei cui confronti l’A.G. procedente disponeva la misura degli arresti domiciliari.

Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, venivano eseguite le perquisizioni presso le abitazioni ed i luoghi nella disponibilità delle tre donne e di taluni degli stranieri deferiti in veste di presunti corruttori, che consentivano il rinvenimento di materiale e di documentazione utili ai fini investigativi.

Sempre nello stesso contesto, nell’ambito di un altro procedimento penale, venivano infine eseguite le perquisizioni, delegate dall’A.G. procedente, nei confronti di un ulteriore funzionario dell’Anagrafe di Torino e di uno straniero di nazionalità romena, anch’essi iscritti nel registro degli indagati per il reato di corruzione, nell’ambito delle procedure di rilascio dei documenti di identità a cittadini stranieri.

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