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Crepet a Ivrea: "Mordere il cielo" come atto di ribellione verso un'identità umana svuotata

Mercoledì 16 aprile all'auditorium Officina H di Ivrea: un viaggio tra emozioni smarrite, solitudini contemporanee e il coraggio di ribellarsi alla normalità che anestetizza l’anima.

Crepet a Ivrea: "Mordere il cielo" come atto di ribellione verso un'identità umana svuotata

Paolo Crepet

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Paolo Crepet torna a Ivrea per un altro attesissimo incontro all'auditorium Officina H il 16 aprile alle ore 20,45. Il tema centrale di questo evento sarà l'invito a "mordere il cielo", ovvero a riscoprire la propria unicità in un mondo che tende a omologare.

Psichiatra, sociologo, educatore e volto noto del dibattito pubblico, presenta la sua ultima opera come punto di partenza per una riflessione più ampia. Tra gli argomenti principali troviamo le maggiori sfide del nostro tempo, tra guerre, migrazioni, nuove povertà e vecchie droghe. Il malessere diffuso espresso attraverso ansia e solitudine tradotto in provocazione: siamo entrati "nell'età dell'insensibilità"?

Le domande si susseguono mantenendo un'elevata intensità: dove sono finite le emozioni? Perché tanti si rifugiano nella solitudine? Quella che delinea Crepet è un'analisi sulle complicità e le omissioni che svuotano l'identità umana, la cui risposta, l'atto di ribellione, si traduce nel "prendere a morsi il cielo", ritrovando la vitalità andata perduta.

La proposta che l'autore fa è di trovare il coraggio di commettere nuove eresie, rompere gli schemi, sfidare la normalità anestetizzante. Il suo invito è rivolto a tutti, giovani, adulti e bambini di qualsiasi età, nel tentativo di restituire un orientamento emotivo.

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