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Il processo

«Avevo bevuto e mi ha toccata». Ma lo studente femminista viene assolto

Lei lo aveva denunciato per violenza sessuale ma per i giudici «il fatto non costituisce reato»

«Avevo bevuto e mi ha toccata». Ma lo studente femminista viene assolto

Foto d'archivio

Ha allungato le mani sull'amica sdraiata nel suo letto, in una serata in cui entrambi avevano bevuto parecchio. Poi lei lo ha denunciato per violenza sessuale: «Mi ha toccato sotto le mutande mentre non ero cosciente». E quello studente universitario, attento ai temi sociali e vicino alle istanze femministe, è finito a processo: «Pensavo avesse dato il consenso» si è difeso lui in tribunale. Per il pubblico ministero Delia Boschetto doveva essere condannato a 1 anno e 4 mesi di carcere, per i giudici «il fatto non costituisce reato». E quindi lo hanno assolto.

Si è concluso così, pochi minuti fa, il processo a carico dello studente, iscritto alla facoltà di Psicologia come l'amica che lo ha denunciato. I due si conoscevano e si frequentavano da tempo, fino al 25 settembre 2021: quella sera i due e il resto del loro gruppo sono usciti a fare aperitivo per celebrare la fine degli esami. Per questo hanno tutti "alzato il gomito", bevendo 4 o 5 spritz a testa e concludendo la serata a casa dell'imputato: «Io stavo male, ho vomitato e poi mi sono sdraiata, vestita, sul suo letto» ha raccontato la ragazza. È a quel punto che l'amico l'ha toccata, come ha ammesso anche lui quando è stato interrogato: «Mi sono ritrovata con i pantaloni sbottonati e le mani di lui sotto le mutande: non capivo cosa stesse succedendo, all'inizio credevo che fosse il mio fidanzato» è la versione di lei. Che lui non nega: «Sentivo versi e movimenti del bacino verso di me: pensavo fosse cosciente e consenziente. Le ho solo infilato le mani, ma lei si è ritratta e a quel punto mi sono fermato e mi sono scusato più volte». Ha detto di avere interpretato male certi atteggiamenti dell'amica, confermati anche dagli amici sentiti dagli inquirenti: «Mi diceva: "In una situazione diversa starei con te". E nel tragitto verso casa mi ha preso sotto braccio e mi ha detto: "Se salgo a casa ho paura che combiniamo qualcosa"».

Ricostruisce ora la pm Boschetto: «Quello del ragazzo è stato un maldestro approccio sessuale ma è comunque grave per le conseguenze psicologiche che ha provocato alla persona offesa. Lui ha detto di essere sensibile al tema della violenza di genere e di aver approfondito il tema del consenso durante i corsi universitari...e poi sento interpretazioni e giustificazioni? Chiedo una condanna a 1 anni e 4 mesi». Una interpretazione non condivisa dai giudici, che hanno assolto l'imputato perché «il fatto non costituisce reato».

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