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Lavoratori in nero e scarsa sicurezza nel Torinese: scattano sanzioni per 75mila euro

Nel mese di gennaio, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale Carabinieri di Torino, hanno svolto una serie di controlli volti al rispetto delle vigenti normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché al contrasto del fenomeno del lavoro in nero. Nove gli esercizi commerciali sanzionati nel Torinese con il deferimento dei titolari per gravi mancanze in materia di sicurezza. I militari hanno constatato violazioni di carattere penale che vanno dalla mancata valutazione dei rischi e l’apposita redazione del (DVR) documento valutazione rischi che deve essere presente sul luogo di lavoro e periodicamente aggiornato, alla mancata nomina del (RSPP) Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, in entrambi i casi oltre alle sanzioni previste e la segnalazione all’Autorità Giudiziaria è scattata l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza. La riapertura delle attività colpite dai provvedimenti di sospensione potrà quindi avvenire solo al ristabilirsi delle idonee condizioni di sicurezza. In tre casi è stata rilevata la presenza sul luogo di lavoro di sistemi di videosorveglianza non preventivamente autorizzati dal competente Ispettorato Territoriale del Lavoro così come previsto dallo statuto dei lavorati. Complessivamente è stata verificata la posizione lavorativa di 38 lavoratori impiegati in svariate attività (ristorazione, bar, piccole aziende artigiane), di questi due sono risultati completamente in nero e dovranno quindi esser assunti dal periodo risultato “sommerso”, oltre al pagamento delle sanzioni previste per il datore di lavoro. Le sanzioni comminate ammontano a 75.000 euro.
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