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Bombe carta nei cassonetti: una notte di fuoco in centro

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Notte agitata a Chieri, dove per più di due ore qualcuno ha letteralmente fatto saltare in aria i bidoni della differenziata, causando diversi incendi in vari punti della città. Un piromane o, più probabilmente, un “semplice” teppista che ha anche danneggiato un’Alfa Romeo Mito parcheggiata vicino a uno dei bidoni dati alle fiamme. È successo tutto tra le 22.30 e l’1 di notte. Via Cesare Battisti, via Massa, via della Gualderia (dove è stata danneggiata l’auto), via Tana, via dei Giardini, via Vittorio Emanuele II: in pratica, tutta l’area intorno all’ospedale Maggiore è stata teatro del raid che ha coinvolto una decina di cassonetti. Non appena i vigili del fuoco arrivavano sul luogo di un incendio, alla loro centrale operativa arrivava una nuova telefonata e sugli schermi degli operatori si accendeva una nuova “bandierina” nel centro di Chieri. In alcuni casi, ad aiutare i pompieri sono stati anche i residenti, scesi in strada “armati” di secchi e bottiglie per spegnere le fiamme. Le indagini su quanto avvenuto sono affidate ai carabinieri della compagnia di Chieri, che partiranno dall’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, nella speranza che qualcuna abbia ripreso l’autore (o gli autori) del raid. Alcuni testimoni hanno detto di aver sentito anche delle esplosioni prima di vedere le fiamme alzarsi dalla strada, segno che all’interno dei bidoni potrebbero essere stati piazzati grossi petardi o bombe carta. Un particolare, questo, che farebbe privilegiare la pista del teppista, forse qualche ragazzino annoiato in cerca di uno stupido divertimento, piuttosto che quella del piromane ansioso di vedere le fiamme e i vigili del fuoco all’opera per spegnerle. Anche questa seconda ipotesi, in ogni caso, non viene esclusa. Vista la varietà degli obiettivi colpiti, invece, non pare ipotizzabile che il raid fosse diretto contro qualcuno in particolare. Indignato anche il sindaco, Alessandro Sicchiero: «A novembre - ricorda - avevo incontrato i cittadini di quella zona e avevo ben compreso le loro preoccupazioni. Una delle risposte concrete a questi episodi sono i controlli serali degli operatori della polizia locale, che sono stati attivati da alcune settimane soprattutto in aree considerate particolarmente critiche. Sappiamo che nessun pattugliamento e nessuna telecamera potrà mai garantire una completa sicurezza ma come amministrazione siamo impegnati in uno sforzo sempre maggiore in tale direzione, sia sul versante della prevenzione sia su quello della deterrenza e della repressione».
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