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Le imprese di Lettow-Vorbeck, l’ufficiale che logorò gli inglesi

lettow
L’impero tedesco non fu sconfitto su tutti i fronti, nel corso della Grande Guerra. In Africa Orientale, i tedeschi, pur inferiori di numero, riuscirono ad impegnare i soldati inglesi per tutta la durata del conflitto: nel 1918, quella dell’Africa Orientale si poteva definire l’unica campagna militare tedesca che avesse ottenuto un brillante successo. Ciò si doveva all’opera di un solo uomo: Paul Emil von Lettow-Vorbeck. Figlio di militari, questo aristocratico ufficiale originario del Saarland allo scoppio della Grande Guerra era il comandante di un modesto contingente di circa tremila soldati tedeschi e di dodici compagnie di àscari nell’Africa Orientale Tedesca, odierna Tanzania. Tutti sapevano che la guerra si sarebbe estesa con ogni probabilità anche alle colonie. Gli inglesi, infatti, attaccarono ben presto l’Africa Orientale Tedesca, la più ricca e popolata delle colonie africane della Germania, con i suoi otto milioni di abitanti. Il 2 novembre 1914, ordinarono alla città costiera di Tanga la resa incondizionata. I tedeschi potevano contare soltanto sugli àscari e da poche altre forze, tuttavia von Lettow-Vorbeck riuscì a far arrivare in città dei rinforzi tramite la ferrovia e occupò le forze di terra inglesi (per lo più, fanti indiani) in una serie di schermaglie nella giungla. La conoscenza del terreno e la tenacia di von Lettow-Vorbeck furono determinanti per costringere il generale inglese Aitken alla ritirata. Iniziarono così cinque anni di guerriglia ininterrotta nelle foreste africane, per logorare le truppe inglesi. La sua strategia si rivelò semplice ma efficace. Egli sapeva che l’Africa Orientale non era che un tassello del vasto mosaico delle operazioni belliche, ed oltretutto un tassello a dir poco secondario. L’obiettivo di von Lettow-Vorbeck fu quindi quello di impegnare il maggior numero di truppe britanniche nelle foreste della Tanzania, per allontanarle da teatri di guerra più importanti. La guerriglia che egli scatenò comprendeva anche i sabotaggi alle linee ferroviarie nelle colonie di Sua Maestà Britannica, con incursioni in Kenya e Rhodesia. Il generale riuscì ad ottenere la più cieca devozione dei suoi àscari, che organizzò con una disciplina militare tipicamente tedesca. Fu grazie a questa preparazione, ad esempio, che poté infliggere agli inglesi perdite considerevoli in più situazioni; la più celebre delle battaglie campali fu quella di Mahiwa, nell’ottobre 1917, al termine della quale l’esercito britannico perse 1.600 uomini contro i cento caduti tra le file tedesche. Alla fine, con la resa della Germania, anche l’imbattuto von Lettow-Vorbeck si arrese agli inglesi: era il 23 novembre 1918 ed egli si trovava nell’odierno Zambia, nel corso di uno sconfinamento in territorio britannico. In patria, al termine della guerra, von Lettow-Vorbeck fu accolto come un eroe nazionale. Il kaiser Guglielmo II, tra i suoi ultimi atti da imperatore, lo promosse generale maggiore: il contingente da lui comandato fu l’unico a sfilare sotto la porta di Brandeburgo in una parata trionfale.
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