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08 Maggio 2021 - 08:32
Spesso, per far fronte all’emergenza, è il Comune a dichiarare guerra alla Processionaria del pino, il piccolo lepidottero le cui larve si nutrono degli aghi di pino nero o silvestre, indebolendolo. A occuparsene, solitamente, sono i tecnici del settore Verde Gestione. Le larve della processionaria non sono pericolose soltanto per gli alberi ma grazie ai numerosi peli urticanti di cui sono ricoperte possono attaccarsi alla pelle di cani e gatti, determinando allergie e irritazioni e nei casi più gravi anche choc anafilattici. La disinfestazione è obbligatoria anche in presenza di un solo nido di questi insetti e per essere efficace deve essere effettuata in questo periodo. Gli alberi verranno irrorati con un prodotto larvicida biologico, innocuo per gli umani.
Il pericolo
La processionaria è un bruco di farfalla notturna, che ha la peculiarità di provocare reazioni cutanee anche gravi. La processionaria depone le sue uova sugli alberi di pino, delle cui foglie si nutrono i bruchi. Durante il periodo primaverile, in fila indiana, proprio come fossero in “processione”, scendono dagli alberi per creare una tana nel terreno in previsione della trasformazione in farfalla, trasformazione che avviene nel periodo estivo.
La pericolosità della processionaria sta nel periodo di tempo in cui è ancora bruco, ricoperto di peluria. Nel caso in cui il nostro cane o il nostro gatto dovesse anche solo annusarlo, o peggio ancora ingerirlo, il pericolo può essere grande. Se Micio o Fido sono entrati in contatto con questo animale noteremo immediatamente dei cambiamenti sia nel suo comportamento sia fisici. Oltre a una immediata salivazione data dalla violenta infiammazione, comparirà un gonfiore che aumenterà progressivamente con il passare delle ore. Potrebbero presentarsi vomito, spossatezza, diarrea. Un intervento tempestivo è fondamentale poiché l’ingrossamento a volte raggiunge dimensioni tali da poter soffocare l’animale.
La prima cosa da fare se abbiamo il sospetto che la processionaria sia entrata in contatto con l’animale è correre dal veterinario e nel mentre cominciare già a verificare l’eventuale presenza di peluria nella bocca. In attesa di raggiungere il veterinario è bene cominciare - anche con l’aiuto di una siringa senza ago - a sciacquare con acqua e bicarbonato le aree interessate. A questo punto affidiamolo alle cure del nostro veterinario di fiducia.
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