Indiana Johnson

Si parla già di terza ondata di Covid in autunno, ma gli esperti sostengono che potrebbe succedere solo in caso di rallentamento eccessivo delle vaccinazioni. Già, gli esperti. Ormai li conosciamo bene, questi esperti. Se si lasciassero parlare solo quelli che hanno fatto previsioni non smentite poi dai fatti, starebbero tutti muti. Preoccupa la “variante indiana” Delta2, che infetta di più e agisce subito sui polmoni, punto debole degli anziani. In Inghilterra, dove l’80% degli abitanti ha già ricevuto due dosi di vaccino, i nuovi contagi/giorno sono passati dai 1614 di un mese fa ai 16135 di ieri: decuplicati. E tra i morti, 12 avevano già fatto il secondo vaccino da oltre 15 giorni. Johnson rinvia di un mese il “liberi tutti”, ma davanti ai soldi fa il salto mortale: per le semifinali e la finale degli europei di calcio in corso, previste a Wembley, l’accesso consentito agli spettatori passerà da 40mila a 60mila. Si giocherà a stadio zeppo, insomma, perché sponsors, biglietti, contratti Tv, incassi vari e prestigio inglese sono più importanti dello spettro indiano. Davvero mortale, come salto. Invano Draghi e la Von Der Layen hanno proposto di spostare a Roma le finali con stadio semivuoto: la Uefa ha dato ragione a Johnson. Quella Uefa per la quale i soldi sono così sacri che invece di cacciare dalla Champions Juve, Barcellona e Real per aver osato fondare la Superlega, li ha perdonati per non subire il calo d’introiti che tale esclusione avrebbe comportato. Prima di tutto il business. La Fifa farà giocare i mondiali 2022 nei deserti del Qatar, di notte, per soldi. Figurati se Johnson mollava l’osso Wembley per una sciocchezza come la decuplicazione dei contagi.

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