La tela delle tutele

Gianni Vattimo, l’85enne filosofo torinese ex docente universitario, è stato finalmente prosciolto dall’accusa di essere incapace di intendere e di volere, e come tale di non poter disporre liberamente del suo patrimonio. Il calvario durava da due anni, ed era partito dalla denuncia di una persona a lui vicina che non sopportava la presenza accanto a lui del suo ultimo amante Simone, un ragazzo di origine brasiliana che aveva accesso ai suoi conti bancari e si occupava di lui per tutte le faccende, dentro e fuori casa. Adesso il prof sarà libero spendere e lasciar spendere i suoi soldi a chi vuole. Sono lieto per lui. Mi diede due 30 e lode all’università (estetica, Heidegger) e restammo amici, dandoci del tu quando ci incontravamo. Non mi capacitavo che gli avessero imposto un tutore giudiziario. Mi chiedevo che senso avesse l’interdi - zione in un mondo che vede casi ben più eclatanti di persone da proteggere. Le Iene hanno appena mostrato il caso di Roberto Cazzaniga, l’ex nazionale di volley 42enne che si è creduto per 15 anni ‘fidanzato’ di una modella con la quale colloquiava solo on line, ma alla quale ha versato ben 700mila euro in tre lustri, senza mai insospettirsi e senza volerla incontrare. Poi c’è quell’ambulante 70enne pugliese che aveva raggranellato più di 500mila euro in una vita di mercati. Prima li metteva dentro delle calze sopra un armadio. Poi ha cominciato a portare le calze in banca, dove glie le ritiravano in un ufficio appartato dandogli delle ricevute false. Quando li ha voluti incassare, non c’erano più. Non sono da interdire di più costoro che Vattimo? La mamma dei gaggi sarà sempre incinta, ma un minimo di scelta fra i partoriti ci vorrebbe.

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