Avanti così

Torino Cronaca compie vent’anni. Vanta celebré. Rivado con la mente a quei giorni, a quei primi anni. Pesco fra i ricordi. La sala della redazione piena di visi giovani, l’entusiasmo. Io avevo sulle spalle le stellette di ex direttore di tre periodici (Calciofilm, Alé Toro e Fegato Granata), ma un quotidiano, anche se locale, era ben altro. Poi mi inventai il Buonanotte in prima pagina. Cioè: non inventai nulla, era un contraltarino al famoso ‘Buongiorno’ di Gramellini, ma funzionò fin da subito. Ricordo lo sforzo di autodisciplina che dovetti fare, abituato com’ero a scrivere pezzi di almeno due cartelle, per ridurli a due terzi di cartella. Ci mettevo quattro ore tra leggere le rassegne stampa, scegliere l’argomento e approfondirlo, mes’ora a scrive e n’ora bondosa a tajé. Pian piano però mi venne naturale, e oggi che mi han concesso solo mezza cartella scrivo conciso e taglio poco. Ricevo molte lettere dai lettori, alle quali rispondo sempre la prima volta, ma poi non più perché se no dovrei dedicare alla posta troppe ore. Però mi fa piacere leggerle, e qualche volta ho trovato chi scriveva meglio di me. Per quello mi ritengo fortunato. Son diventato giornalista professionista su queste colonne, con un esame scritto e orale a Roma al confronto del quale i miei esami universitari, anche i più duri, erano bazzeccole. Alla commissione romana che si stupiva della mia età (passare professionista a 60 anni è un fatto insolito) dissi “almeno so che morirò giornalista a pieno titolo”. E voilà. Mi resta solo lo spazio per alcuni grazie. A Massano e Fossati che sopportano le mie bizze, ai colleghi che mi aiutano e ai lettori fedeli. Neanche il Covid ci ha piegati. Avanti così.

collino@cronacaqui.it