Ecco perché avevano le corna

Dicono che furono i vikinghi i primi a scoprire l’America, ben prima di Colombo. A leggere quel che segue c’è da credere che un gene di follia comune tra i due popoli sia rimasto. Cominciamo dalla Norvegia, antica patria dei Vikinghi. Fox News scrive che il CNR norvegese sta finanziando con 12 milioni di corone (un milione e 116mila euro) una ricerca della prof. Ingrid Alland dell’Università di Bergen su un tema vitale: “La vernice bianca è razzista?”. A Oslo gli eredi dei vikinghi si chiedono come l’estetica della vernice bianca abbia aiutato la nazione a favorire la supremazia bianca e abbia contribuito a “rendere il mondo più biancofilo”. La Alland scrive: “La bianchezza è una condizione culturale e sociale legata al colore della pelle, ai privilegi e all’esclusione sistematica dei non bianchi, e si materializza ovunque intorno a noi, a partire dalla vernice”. Follia? Se lo è si è trasmessa anche in Usa, dove gli stati di Washington, Colorado, Oregon, California e New York hanno autorizzato la “riduzione naturale organica” dei cadaveri, che significa trasformazione le salme umane in concime. È il sogno degli ambientalisti. Niente più cementificazione cimiteriale, inquinamento dei forni crematori, spreco di legno per le bare. La salma viene fatta a pezzi e chiusa per un mese in un fusto stagno con trucioli di legno, erba medica e altri materiali biologici di infimo costo, finché si trasforma in compost, cioè concime. A farlo sono le pompe funebri, ben contente perché fanno pagare il procedimento più del normale funerale. Alla fine ti danno il sacco con dentro il concime di papà e scegli tu cosa farne. Un po’ come succede con le ceneri. Ma vuoi mettere quanto è green?

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