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Sui contatti telematici con Dio ero rimasto alla confessione con l’intelligenza artificiale, che ascolta i tuoi peccati e ti dà l’assoluzione e la penitenza. Adesso siamo oltre. L’intelligenza artificiale è un programma che risponde alle domande in base a quello che gli viene insegnato, reperisce i dati in rete e impara anche dai quesiti che gli vengono posti. Il più famoso sito è Chat GPT, e sui temi religiosi è onesto. Alla domanda “Dio esiste?” risponde: “non ho la capacità di avere opinioni o credenze. La mia funzione è generare testo in base agli input che ricevo. Non sono in grado di formulare giudizi su questioni filosofiche o religiose. Non si può dimostrare l’esistenza di Dio con certezza attraverso la logica o l’esperienza: è una questione di fede e non può essere dimostrata o confutata dalla scienza o dalla filosofia”. Ma a San Giovanni Rotondo se ne sono fregati, e hanno aperto una Chat (gratuita) addirittura con Padre Pio: sul sito “Prega. org” chiunque può rivolgergli domande. Ha avuto 2000 contatti nella prima settimana. La chat parla proprio come il Santo di Pietralcina, col suo linguaggio. E alla domanda “Dio esiste?” risponde come un parroco di campagna (quale in fondo era San Pio): “certo che esiste: Dio vive in noi e ci protegge, ci guida e ci ama infinitamente”. Con tanti saluti alla scommessa di Pascal o alle cinque tesi di San Tommaso. Niente. La fede non la trovi neanche in rete. Peccato, perché di fronte al mistero della morte quel salvagente sarebbe prezioso. “Quand ël cul a smangia, l’anima as rangia” (quando il deretano prude di paura, l’anima si aggiusta). Da vecchi, cioè, si diventa (o ridiventa) religiosi. Maledetta la ragione, che ci frega. collino@cronacaqui.it