Se una donna strilla

Due proteste femminili a Genova. Ieri è stato assolto l'ammiraglio Angrisano, ex comandante della Capitaneria di porto, nel processo d’appello sulla collocazione della torre piloti nel porto genovese. La struttura era crollata il 7 maggio 2013 dopo essere stata urtata dal cargo Jolly Nero in manovra. Il crollo aveva causato nove morti, e nel processo alla nave furono condannati a pene varie il comandante, un ufficiale e il capo motorista. Nel processo sulla collocazione della torre (ritenuta errata e pericolosa) erano stati portati alla sbarra committenti, progettisti e costruttori. Fu condannato in primo grado a tre anni Angrisano, ieri assolto con tutti gli altri tra le urla di sdegno di Adele Chiello, madre di una vittima. L’altra protesta femminile riguarda il processo in corso sul crollo del Ponte Morandi. Egle Possetti, presidente del Comitato vittime, s’indigna perché il processo "ha una cassa di risonanza mediatica molto ridotta, a livello nazionale”. Alla signora Chiello mi sento di dire “non esageri” con urla e con cartelli. La sua sete di vendetta dovrebbe già essere stata placata dalla condanna del comandante e i manovratori della nave, veri responsabili del disastro. La collocazione della torre non c’entra. Io ho perso una figlia di 16 anni per una inutile e pericolosissima palina piazzata a centro strada, eppure non ho chiesto processi agli urbanisti e ai costruttori. Alla signora Possetti, invece, chiedo solo di capire. Come possono i media nazionali dare spazio al Processo Morandi con tutto il tempo che devono dedicare alle primarie del Pd, alle dichiarazioni della Schlein, alle polemiche su Cutro e alle manifestazioni contro il fascismo risorgente? Porti pazienza. collino@cronacaqui.it