Ritrovato il pulmino per disabili rubato alla Croce Giallo Azzurra di Torino

E' stato ritrovato il pulmino per disabili rubato l'altra sera dalla sede della Croce Giallo Azzurra di via Borgo Ticino 7, nel quartiere Rebaudengo: «Grazie alle altre associazioni, ai volontari e alle forze dell'ordine - scrive il presidente Santo Bellantone, che ha reso pubblica la sua gioia anche su Facebook - E anche grazie a TorinoCronaca per aver reso pubblico il furto che abbiamo subito. Ci fa davvero piacere vedere quanta solidarietà abbiamo ricevuto, per una volta si è superato il campanilismo fra le associazioni».

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Il pulmino era appena stato comprato per trasportare disabili a fare attività o visite mediche. Un acquisto da 35mila euro, dedicato agli “eroi” che hanno combattuto il Covid.

I ladri hanno colpito nella notte fra sabato e domenica nella sede di via Borgo Ticino 7, nel quartiere Rebaudengo. C’è il dubbio che siano stati aiutati da qualcuno, forse un ex volontario: «Avevano le chiavi del cancello carraio e sapevano dove trovare quelle del pulmino - ricorda Bellantone - Poi hanno rotto finestre, catenacci e ringhiere per scassinare ed entrare nella sede. Hanno spaccato vetri senza motivo, hanno preso bevande dal frigo e hanno distrutto le macchinette per prendere le monetine».

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L’elenco dei danni è lungo: «Hanno rubato tablet, computer e un proiettore. Hanno pure aperto bottiglie di birra, vino e Coca cola, oltre a scatolette di fagioli in cui hanno lasciato il cucchiaio dentro. Qualcosa non torna, sembra che volessero fare più danni possibili per camuffare il loro vero obiettivo». Cioè il furgone, comprato usato grazie agli sforzi dei volontari e al contributo della Fondazione Crt. Valore stimato, 35mila euro. 

«Per fortuna lo abbiamo ritrovato: era in largo Giachino, ci ha contattato un commerciante perché gli ostruiva l'ingresso dell'attività. Hanno rubato una sedia a rotelle, l'estintore e una parte del materiale che per fortuna possiamo sostituire. Purtroppo era sporchissimo ma siamo contenti comunque. O almeno meno amareggiati, come abbiamo scritto su Facebook. La polizia è intervenuta subito e sta cercando di risalire ai responsabili: speriamo che li trovino».