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IL FATTO

Coltellate a Barriera, rissa tra rider finisce nel sangue

La lite è scoppiata all'interno dell'appartamento. Uno dei due contendenti è in codice rosso

L'appartamento di via Desana messo a soqquadro dopo la lite

L'appartamento di via Desana messo a soqquadro dopo la lite

Una lite sfociata nel sangue, per motivi ancora sconosciuti. Un intero appartamento di Barriera di Milano messo a soqquadro dai due contendenti, uno dei quali purtroppo si trova ora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale. Ed è intervenuta la polizia, stamattina, al quarto piano di un alloggio di via Desana 12, nel quartiere Barriera di Milano, poco distante dalla parrocchia di via Chatillon. Insieme alle volanti, anche gli operatori della Croce verde, che hanno trasportato al San Giovanni Bosco due giovani di nazionalità marocchina. 

Il tutto a causa di una violenta lite scoppiata in casa, che poi si è trascinata anche sul balcone perché uno dei due soggetti ha spinto l'altro contro la ringhiera, forse nel tentativo di buttarlo giù dal balcone del palazzo. Durante la scazzottata, sono spuntati fuori anche un coltello e dei cocci di bottiglia. Entrambi i soggetti sono feriti e tutti e due si trovano all'ospedale San Giovanni Bosco. Uno dei due è attualmente in gravi condizioni, in codice rosso, l'altro invece è meno grave, in codice giallo. Uno ha riportato ferite all'orecchio sinistro e alla mano destra, con varie escoriazioni e ha una prognosi di due settimane. Il più grave, invece, ha una ferita lacerocontusa al collo, senza però il coinvolgimento dei vasi, più una grave ferita lacerocontusa all'orecchio sinistro. Anche nel suo caso, dovrebbero essere necessarie due settimane di prognosi. Sul posto, per effettuare i rilievi, sono intervenuti gli agenti della polizia scientifica.

Spetterà ora agli agenti indagare sui motivi che hanno portato i due marocchini alla lite che poi è finita nel sangue. Completamente devastato l'alloggio di via Desana. Stando ai racconti dei vicini di casa, i due nordafricani abitavano nella casa al quarto piano da un mese e mezzo. «Ho sentito dei rumori fortissimi, ma pensavo che stessero facendo dei lavori. Non avrei mai immaginato una lite a coltellate - racconta la signora che abita al piano di sotto, il terzo -. Questi ragazzi? Non li vedevo mai, non so nemmeno come si chiamino. Anzi, li ho visti questa mattina per la prima volta quando li ha portati via l'ambulanza. Ma all'ultimo piano del palazzo da anni c'è sempre un gran via vai, gente che affitta per pochi mesi poi se ne va».

I due ragazzi vivevano nell'alloggio di Barriera in condizioni abbastanza precarie. In casa infatti non ci sono nemmeno i letti, ma solamente due materassi. E le biciclette di Glovo, perché i giovani marocchini sono due rider.  

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