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Lo scandalo Vip

Invidie, menzogne e false notizie. Ecco chi vuole distruggere Cristina e Massimo

Più di una "gola profonda" pronta a sabotare i protagonisti assoluti dell'estate torinese

L'ex coppia

La coppia è scoppiata

Una giornata senza liti, accuse e insinuazioni. Ieri Massimo Segre e Cristina Seymandi sono stati in silenzio e non hanno fatto capolino neppure sui social. Lei perché deve smaltire il fuso orario di alcune ore, in quanto è partita due giorni fa, nel primo pomeriggio, da Malpensa ed è atterrata ad Hanoi, in Vietnam insieme alla figlia, per quella vacanza che «io ho pagato», aveva detto lo scorso 27 luglio Segre di fronte ad ospiti attoniti e ammutoliti. In silenzio anche lui, impegnato a «ricostruire il rapporto con i miei due figli», che hanno raggiunto il papà ad Alassio, per trascorrere una breve vacanza insieme.

Ma nei prossimi giorni, chissà, qualche post innescherà nuovamente le polveri. Chi, invece, in silenzio non c’è stato, è la “gola profonda” di questa vicenda che appare grottesca e che impazza nell’estate gossippara della nostra penisola. Anzi, di “gola profonda” ce ne sarebbero almeno due, una tutta dalla parte di Cristina, l’altra che tiene bordone a Massimo. Dunque, “gole profonde” impegnate a creare scompiglio, a sviare i “cacciatori del gossip”, a insinuare brutture verso l’antagonista. Intanto tre cose appaiono certe. La prima è che Cristina, dopo la festa che si è trasformata in dramma, non è mai stata a Salice, ma a Bardonecchia, «in una casa affittata a nome di Massimo Segre e lì si è fatta scattare quella fotografia che la ritrae con i due cani e una bottiglia d’acqua». Era a Bardonecchia anche la sera dell’esondazione, ma in una zona lontana dal torrente Frejus. Due giorni fa è partita da Bardonecchia, ha fatto tappa a Torino per preparare i bagagli e la mamma l’ha accompagnata a Malpensa. Tutto il resto sono insinuazioni di chi, forse, cerca la ribalta o la rivalsa nei suoi confronti.

Segre, dopo il 27 luglio e la notte trascorsa in un hotel di Torino, con la stanza piantonata dalla vigilanza privata, il giorno successivo è tornato in villa e poi al lavoro per più di una settimana. Poi, esploso lo scandalo, ha raggiunto la sua dimora di Alassio dove è stato raggiunto dai figli. E’ stato notato spesso a fare colazione in un bar del centro, «cappuccino e cornetto e qualche “bacio di Alassio”», a prendere la tintarella in spiaggia e ha trascorso le serate a rispondere alle centinaia di fan che gli hanno chiesto l’amicizia su Facebook: «Ho scritto finché ho potuto - ha scritto Segre sul social -, poi Facebook mi ha bloccato, forse ritenendo che stessi spammando». E poi, a tarda notte, a dato sfogo alla sua vena poetica: «Sdraiato sul tetto di casa la brezza leggera ti sfiora, ascolti il lieve sciabordio del mare (...) e la grandezza del Creato Ti avvolge e Ti sommerge».

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