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UN GIALLO TRA TORINO E LIVORNO

Bimbo morto in vacanza, la mamma accusata di omicidio si difende: «E' stato un incidente»

Si è tenuto oggi l'interrogatorio di garanzia della donna accusata di aver ucciso Marcus, il proprio bambino di 2 anni

via chiabrera

Il piccolo Marcus viveva in via Chiabrera a Torino con il papà

«Non sono un’assassina, non ho ucciso il mio bambino. È stato un incidente».

Damaris Kindelan Ballester oggi ha, un po’ a sorpresa, risposto alle domande degli investigatori che l’hanno sottoposta a interrogatorio di garanzia. Assistita dall’avvocato Alice Smareglia, la 38enne ha quindi cambiato la propria versione rispetto a poche ore prima, quando avrebbe sostenuto di non ricordare nulla dei momenti in cui Marcus, suo figlio di 2 anni e mezzo, è rimasto ferito e ha perso la vita. Lei e il bambino, da Torino, erano andati in vacanza in Toscana e proprio a Livorno, poche ore prima di tornare a casa, il piccolo è morto. «La mia assistita - ha detto Alice Smareglia al termine dell’interrogatorio - ha reso l’interrogatorio di garanzia fornendo la propria versione dei fatti: ha spiegato che si è trattato di un tragico incidente e non di un omicidio. Ovviamente le indagini sono ancora in corso e non si può dire di più».

Un incidente quindi. L’avvocato Smareglia però, anche a domanda diretta, preferisce non spiegare se l’incidente cui fa riferimento la 38enne sia quello di cui aveva parlato in un primo momento: «Marcus - aveva detto - è caduto due volte da uno scivolo mentre giocava in un parco». O se, invece, l’incidente sarebbe avvenuto nel condominio in cui i due erano alloggiati, cioè dove, secondo l’accusa, Marcus sarebbe stato fatto cadere da una grande altezza, probabilmente la tromba delle scale o una finestra. Inutile sottolineare che le due versioni sarebbero molto diverse. Con la prima, la donna continuerebbe a sostenere una tesi - il fatto che Marcus si sarebbe sentito male alcune ore dopo essere tornato a casa - che le perizie paiono aver già smentito: «Le ferite - è stato il parere del medico legale - sono tali da rendere impossibile muoversi per il bambino». Con la seconda invece, l’indagata farebbe un passo verso la tesi dell’accusa, ammettendo che il piccolo sarebbe rimasto ferito più tardi, nel palazzo. Resterebbe però da spiegare per quale motivo la mamma non avrebbe spiegato subito quanto avvenuto invece di parlare di una caduta dallo scivolo.



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