Incendio in carcere, intossicati quattro agenti e il detenuto che ha acceso il fuoco

Ancora un fatto violento all'interno delle carceri piemontesi: a denunciarlo è Vicente Santilli, segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).

Altri due agenti feriti nel carcere di Torino. Nel 2023 un record di aggressioni

Eguagliato il numero di episodi violenti registrato nel 2022. I sindacati chiedono l’intervento di Giorgia Meloni

«E' successo nel carcere di Torino, al Padiglione B dell'ottava Sezione - comunica il sindacalista - Ieri un detenuto marocchino ha appiccato un incendio nella propria cella, causando fiamme e un denso fumo in tutto il reparto. Quattro agenti sono rimasti intossicati insieme allo stesso detenuto, trasportato in ospedale insieme ad uno degli agenti».

Powered by

Tutti gli altri detenuti sono stati evacuati: «Ancora una volta - si sfoga Santilli - il personale della polizia penitenziaria ha dimostrato professionalità e alto senso del dovere riuscendo a spegnere l'incendio e riportare l'ordine all'interno del reparto».

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe «servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto». Una delle prime soluzioni, secondo il sindacalista, sarebbe «espellere gli stranieri detenuti per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine. Poi serve la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari, dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici». Ma la lista è lunga: «Bisogna aumentare il personale, avviare corsi di formazione e aggiornamento professionale, dotare gli agenti di taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio e telecamere portatili».