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Il processo

L'errore, 1 milione di risarcimento, le accuse ai medici: la storia del bimbo morto a 10 mesi

Ieri ci sono state le prime sentenze: il chirurgo ha patteggiato la pena mentre il primario è stato assolto

L'errore, 1 milione di risarcimento, le accuse ai medici: la storia del bimbo morto a 10 mesi

Quel bimbo aveva solo dieci mesi di vita quando è morto al Regina Margherita di Torino, il 15 aprile del 2021. Colpa di una «disastrosa» catena di errori, come l'aveva definito il perito del tribunale. Da lì la procura di Torino aveva aperto un’inchiesta per omicidio colposo, con nove medici indagati. Alla fine, al termine dell'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Francesco La Rosa, sono stati rinviati a giudizio "solo" in tre: il chirurgo che ha svolto l'operazione, Paolo Lausi, l’anestesista Daniele Mirabile e il primario di chirurgia del Regina Margherita, Francesco Gennari (gli avvocati difensori sono Monica Muci, Fabrizia Bussolino e Vittorio Nizza). E ieri sono arrivate le prime sentenze: Lausi ha patteggiato una pena a due anni di reclusione mentre il primario è stato assolto per non aver commesso il fatto. Infine l'anestesista ha scelto il rito ordinario, quindi è stato rinviato a giudizio e dovrà affrontare il processo.

Il piccolo era nato con una malformazione congenita a un polmone e per questo è stato operato. L’errore fatale, che avrebbe provocato il decesso, sarebbe stato commesso dal chirurgo. Che avrebbe confuso l’aorta per un altro vaso sanguigno e l’avrebbe recisa per sbaglio. Il medico, in forze all’ospedale Molinette, era stato “imprestato” al Regina Margherita per quell'intervento: «Ma non era la prima volta che svolgeva operazioni di quel tipo su bambini» sostengono gli avvocati difensori

Ieri si è finalmente conclusa l'udienza preliminare dopo una lunga serie di testimonianze e di rinvii, dovuti anche alla trattativa per il risarcimento fra la famiglia del bimbo e l'assicurazione della Città della Salute, cui fa capo l'ospedale infantile Regina Margherita. Alla fine i genitori hanno ricevuto un risarcimento di 1 milione di euro e per questo non si sono costituiti parte civile. 

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