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il retroscena

«Le strappo tutti i capelli». Chi sono i fidanzati "aguzzini" del tentato omicidio

La coppia, lui operaio, lei casalinga, ora è in carcere a Torino

Antonella Olivieri e Gianni Colucci sono in carcere per tentato omicidio

Antonella Olivieri e Gianni Colucci sono in carcere per tentato omicidio

In casa l’avevano ospitata da agosto a novembre. A detta della vittima, i padroni erano «amici» ma stando alle ricostruzioni c’era altro. Perché quella convivenza a Collegno era “intima”, troppo. Addirittura pare ci fosse un “ménage à trois”, un “triangolo” amoroso tra vittima e aggressori. Così hanno ricostruito i carabinieri, quando hanno arrestato Gianni Colucci, operaio, 53 anni, e Antonella Olivieri, casalinga, 43 anni, per tentato omicidio. La coppia è in carcere a Torino. Al Cto, invece, con una prognosi di 90 giorni c’è Paola Roscio, 43 anni. Investita dall’auto guidata dai suoi aguzzini in viale XXIV Maggio. Dopo averla centrata in pieno, Gianni e Antonella sono fuggiti, abbandonando la macchina a Rivoli, in via Genova, prendendo poi il bus e tornando in via Silvio Pellico, a casa.

Qui però c’erano i carabinieri, ad attenderli e ad ammanettarli. Il vicinato, di quello che succedeva al quinto piano di via Silvio Pellico 29 sapeva tutto: «Quella lì (la vittima, ndr) andava a letto con i suoi padroni. Ma litigavano sempre», raccontano gli inquilini. Urla, botte. Il 18 marzo Paola Roscio denuncia i due fidanzati per maltrattamenti, quando se n’è già andata dalla loro casa per trasferirsi in viale XXIV Maggio. Anche a distanza, però, le liti continuano. Fino alla serata incriminata: Gianni Colucci e Antonella Olivieri prima cercano su Google “come uccidere una persona” (a quanto risulta dall’analisi dei loro telefoni) poi salgono sulla Panda grigia e aspettano Paola in strada. L’affiancano, Gianni fa retromarcia e ingrana la prima, investe la 43enne e scappa. Nella collisione, il cagnolino di Paola scappa e ora è disperso. A quel punto, Gianni e Antonella devono disfarsi dell’auto col parabrezza distrutto. Decidono di lasciarla in via Genova a Rivoli, a pochi passi dal Villaggio Leumann. Per poi fare ritorno a casa. E finire in manette. Paola Roscio, invece, in ospedale ha traumi a cranio, torace, viso e gamba. Ma se la caverà. «Stavolta vado lì e le strappo i capelli», avrebbe urlato Colucci la sera prima del tentato omicidio. «Tanto non lo fai, sei un senza palle», la risposta di Antonella.

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