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Michele, l'uomo delle barzellette: «Vendo ironia. Un euro, tre storielle»

Quarantanove anni, ecco l'erede del mitico Stefano, il barzellettiere torinese scomparso nel gennaio 2021

Michele, 49 anni, vende barzellette nel parcheggio di Decathlon

Michele, 49 anni, vende barzellette nel parcheggio di Decathlon

Michele riceve l'euro. In cambio di una moneta, le barzellette che può raccontare sono tre. Questa la prima: «Una daina dice a un altro daino: "Giochiamo a nascon-daino?". E lui risponde: "Dai, no"». Quarantanove anni, gira con uno scooter bianco, indossa una maglietta con borsello a tracolla e tra le mani ha un cartello con la seguente scritta: "Vendesi, 3 barzellette, 1 euro"«Perché lo faccio? Perché voglio fare ridere la gente, mi piace», rivela Michele. Racconta di vivere "alla giornata": «Prima vendevo i quadri che realizzavo. Adesso faccio questo». E "questo" sarebbe raccontare le barzellette. Michele lo fa nel parcheggio di Decathlon, a Grugliasco. Arriva col suo motorino, e con cortesia domanda ai clienti che scendono dall'auto: «Volete sentire una barzelletta?». Chi vuole, gli regala un euro e si mette all'ascolto. Chi rifiuta, lo saluta e se ne va.

Vive in zona, Michele, non molto lontano da Decathlon. Ed è il nuovo barzellettiere di Torino. Venditore ambulante di ironia tra la gente, che di questi tempi non fa mai male. Prima di lui, a Torino c'è stato Stefano Rizzotti, il mitico venditore di barzellette sotto la Mole. Famoso soprattutto in centro, Stefano è venuto a mancare tre anni fa, nel gennaio 2021, al Mauriziano. «Stefano? Certo che l'ho conosciuto, poi avevo saputo che stava male e poco dopo è mancato. Se sono il suo erede? Non lo so - dice Michele - ma io ho i prezzi più bassi di lui». Perché? «Stefano vendeva barzellette a 5 euro, io le vendo a 1 euro». E ne racconta un'altra, in questa chiacchierata dove storie di vita si mischiano all'ilarità: «Un bambino chiede alla mamma: "Mamma, mi dai 5 euro per un poveretto che sta gridando dietro l'angolo?". "Certo, ma cosa sta gridando?". "Gelati!"».

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