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Ferrari, finiscono le bollicine: addio alla F1

Terminata la storica partnership. I numeri degli affari degli ultimi anni

Ferrari, niente bollicine: addio alla F1

Ferrari dice addio alla Formula 1. Niente bollicine dunque. Un legame durato del tempo, che ha dato grandi soddisfazioni a entrambi - anche al Circus - ma che è arrivato al termine. Ecco come mai.

Per i tifosi, meglio precisare subito: Ferrari non è la Rossa, ma lo spumante che da tempo accompagna i podi in Formula 1 (a parte quelli nei Paesi arabi, dove si brinda con analcolici, ma Abu Dhabi dove il business conta più della religione fa eccezione). La partnership della cantina trentina Ferrari con la Formula 1 è in fatti arrivata alla fine.  «Un investimento che rifarei. E non una. Mille volte» ha detto al Sole-24Ore Matteo Lunelli, presidente e ceo di Ferrari Trento.

«Tutte le partnership hanno una durata – ha detto ancora Lunelli –. Altre sono ancora in corso come quelle con Luna Rossa, con la Juventus e con la Coppa del Mondo di sci. E altre arriveranno. Ferrari Trento continuerà di certo ad accompagnare altri brindisi ed emozioni come ha continuato in questi anni a investire nella qualità del prodotto delle proprie bollicine di montagna. Il marketing senza la qualità non produce risultati».
Negli anni della partnership sono state stappate su 73 podi ben 292 Jeroboam, bottiglie da 3 litri, mentre sono 250mila le bottiglie aperte nelle aree hospitality dei gran premi. In Ferrari calcolano «almeno mezzo milione di consumatori internazionali di alto profilo, da celebrities dello sport a quelle del mondo dello spettacolo, che hanno bevuto Ferrari». E per il produttore trentino le esportazioni sono raddoppiate, in particolare negli Stati Uniti, con 1,3 milioni di bottiglie esportate».
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