«Per fermare lo spaccio in strada usiamo i droni»

Via Sparone, linea di congiunzione tra via Lanzo e strada dell’Aeroporto, Madonna di Campagna. Lì dove solo lo scorso agosto era stato pizzicato un pusher con 20 chili di hashish addosso. E dove tutte le notti si spaccia indisturbatamente. Tanto che spunta ora l’ipotesi “droni di pattugliamento”. 

Una zona isolata, e di scarso passaggio, per di più poco illuminata, che allo spaccio, così, si presta molto bene. 

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«Ci si accosta con l’automobile, lo spacciatore sale. Vende la dose, scende e torna alla propria postazione. Un sistema collaudato, degno di un vero e proprio fast food», ha denunciato in Consiglio comunale il vicecapogruppo FI Domenico Garcea chiedendo, per questo, dei presidi più fitti. 

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Una situazione confermata dai residenti: «Le attività di spaccio sono continue, sia su via Sparone che nel Giardino via Lanzo - adiacente all'istituto superiore Carlo Grassi - lì vicino. Sono in due, tre. Non sono molesti la maggior parte delle volte, ma l’altro giorno hanno minacciato di tirare una bottigliata alla mia vicina», ci racconta una di loro. Di qui la richiesta, per il momento non ancora accolta dall’assessorato, di presidi “volanti”. «Il Comune ha già usato i droni in passato per attività di pattugliamento. Sarebbe opportuno in casi come questi, dove c'è il rischio che la persona scappi all'istante. Altrimenti non li prenderemo mai», ha chiesto ancora Garcea.

«Tutti i problemi di quell’area sono monitorati e seguiti», ha infine rassicurato l'assessore alla Sicurezza Marco Porcedda.