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Il dramma

Il caso dei neonati sepolti a Parma: Chiara Petrolini resta ai domiciliari, la Cassazione congela il carcere

Dopo il ritrovamento shock nel giardino di famiglia, l’inchiesta continua

Chiara Petrolini/Quarto Grado-Mediaset

Chiara Petrolini/Quarto Grado-Mediaset

Chiara Petrolini, la 22enne accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due neonati nel giardino della villetta di famiglia a Traversetolo, in provincia di Parma, resterà ai domiciliari. La Corte di Cassazione, infatti, ha deciso di rinviare la questione al Tribunale del Riesame, annullando l’ordinanza che disponeva la sua detenzione in carcere. Il caso, che ha scosso l’opinione pubblica per la sua brutalità, torna quindi nelle mani della giustizia con un nuovo capitolo ancora da scrivere.

Tutto è iniziato lo scorso 9 agosto, quando la nonna della giovane ha trovato nel giardino di casa il cadavere di un neonato, riportato in superficie dai cani di famiglia. Un mese dopo, scavando nella stessa area, gli inquirenti hanno rinvenuto un altro corpicino, appartenente a un bambino nato un anno prima. Le indagini hanno stabilito che entrambi sarebbero stati partoriti da Chiara Petrolini rispettivamente a maggio 2023 e ad agosto 2024.

Dai primi esami è emerso un dettaglio agghiacciante: i neonati sarebbero stati ancora vivi al momento della sepoltura. Una conclusione che contrasta con la versione fornita dalla madre, secondo la quale almeno uno dei due piccoli sarebbe nato già privo di vita. La giovane era stata arrestata il 20 settembre 2024 e posta agli arresti domiciliari. Il 17 ottobre, il Tribunale del Riesame di Bologna aveva stabilito per lei la custodia cautelare in carcere, ritenendola una persona «lucida e pericolosa». Tuttavia, l’applicazione della misura era stata congelata in attesa della pronuncia della Cassazione.

L’avvocato difensore, Nicola Tria, aveva presentato ricorso contro la decisione del Riesame, chiedendo una revisione della misura detentiva. La Cassazione, accogliendo l’istanza, ha deciso di annullare l’ordinanza del tribunale bolognese, rimettendo la questione alla sua valutazione. Ora la palla passa nuovamente al Tribunale del Riesame, che dovrà esprimersi sulla necessità di un’eventuale detenzione in carcere. Nel frattempo, Chiara Petrolini rimane nella villetta di famiglia, tornata in suo possesso dopo il dissequestro dell’immobile avvenuto a metà gennaio.

Il caso continua a suscitare domande inquietanti: la giovane ha agito da sola? Cosa l’ha spinta a un gesto tanto estremo? Qual è il vero motivo dietro la sua decisione di seppellire i neonati? Gli inquirenti sono ancora al lavoro per ricostruire ogni dettaglio della vicenda, mentre l’Italia intera osserva con il fiato sospeso l’evoluzione di uno dei casi più sconvolgenti degli ultimi anni.

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