l'editoriale
Cerca
Cronaca
05 Maggio 2025 - 12:35
Riccardo Claris
Una lite nata per cori calcistici si è trasformata in una tragedia nella notte tra sabato e domenica a Borgo Santa Caterina, quartiere di Bergamo non lontano dallo stadio dell’Atalanta. Riccardo Claris, 26 anni, tifoso atalantino, è stato ucciso con una coltellata alla schiena durante una rissa. Per l’omicidio è stato arrestato Jacopo De Simone, 18 anni, che si è consegnato ai carabinieri dopo i fatti e avrebbe confessato l’aggressione. Riccardo Claris, originario di San Giovanni Bianco, era laureato in Economia e Commercio e aveva conseguito un master in Lussemburgo. Da gennaio lavorava in una finanziaria a Milano. Grande appassionato di calcio, non solo tifava Atalanta — era conosciuto come "Claris" nella curva Nord — ma aveva anche giocato, partendo dalle giovanili dell’Albinoleffe fino a militare in Promozione ed Eccellenza, con la Gavarnese come ultima squadra. I tifosi nerazzurri lo hanno ricordato domenica a Monza con uno striscione nel settore ospiti: “Claris ovunque con noi”, accolto da cori e applausi.
Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, tutto è iniziato attorno alle 23:30 di sabato sera davanti al ReefCafè, dove De Simone si trovava in compagnia del fratello gemello e di un’amica, festeggiando con cori la vittoria dell’Inter contro il Verona. I cori, però, non sarebbero stati graditi da alcuni tifosi dell’Atalanta presenti nella zona, e il diverbio iniziale si è rapidamente trasformato in uno scontro verbale prima e fisico poi.
La situazione è degenerata e la rissa si è spostata dalle vicinanze del bar fino a via Ghirardelli 27, dove vive De Simone. Qui, il diciottenne sarebbe salito in casa e tornato con un coltello. Rimangono ancora da chiarire molti aspetti, tra cui se i due gruppi si conoscessero e se De Simone e i suoi amici siano stati inseguiti fino a casa oppure abbiano semplicemente tentato di allontanarsi dalla lite.
Claris, secondo quanto raccontato dal familiare al Corriere della Sera, non sarebbe stato coinvolto all’inizio della rissa. Era a casa, dove vive con la madre, e stava dormendo. Sarebbe stato avvisato della rissa dalla compagna e, una volta sceso in strada, sarebbe rimasto coinvolto nel caos. «C’era in atto un conflitto fra due gruppi», ha spiegato lo zio. «Lui era a casa e, malauguratamente, è sceso». Il giovane è stato soccorso poco dopo l’una di notte, ma all’arrivo dei sanitari era già privo di vita. Jacopo De Simone si trova attualmente in carcere in attesa della convalida dell’arresto. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Guido Schininà, proseguono per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone nella rissa e nell’omicidio.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..