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Il caso

Lite in piazza, il cane difende il padrone e viene ucciso a coltellate

LNDC Animal Protection presenta denuncia per la morte dell’animale e si costituirà parte civile

Lite in piazza, il cane difende il padrone e viene ucciso a coltellate

Non ce l’ha fatta il cane rimasto gravemente ferito durante uno scontro tra due uomini, avvenuto nei giorni scorsi in piazza del Monte, a Biella. Nonostante il soccorso e il trasferimento in una clinica veterinaria, le ferite riportate sono risultate fatali. Secondo le prime ricostruzioni, la lite tra i due sudamericani, entrambi finiti poi al Pronto soccorso, sarebbe scoppiata per motivi legati allo spaccio di stupefacenti. Durante la colluttazione, uno dei due uomini, un 28enne sudamericano, avrebbe accoltellato il cane, che si sarebbe lanciato in sua difesa.

Nel pomeriggio di sabato, un blitz della polizia nell’abitazione dell’aggressore ha portato alla luce un quantitativo significativo di droga. Nella perquisizione è stato impiegato anche un cane antidroga della polizia locale. L’uomo è stato quindi portato in questura e ora rischia l’imputazione anche per la morte dell’animale.

Nel frattempo, la LNDC Animal Protection ha sporto denuncia chiedendo indagini approfondite per individuare ogni responsabilità. L’associazione si è detta pronta a costituirsi parte civile nel processo. “Questa non è solo una questione di giustizia per un cane ucciso – ha dichiarato la presidente Piera Rosati – ma è il segnale di quanto poco valore venga ancora dato alla vita animale, specie in contesti criminali. Per il suo compagno di vita, un cane è pronto a fare qualsiasi cosa, anche a morire. Ma la sua fedeltà non può continuare a essere sfruttata in ambienti così degradati”.

La storia si è evoluta nel pomeriggio, quando il proprietario del cane, un 46enne, accompagnato da due persone, ha fatto irruzione nella sede dell’associazione Legami di Cuore. L’uomo avrebbe cercato Alberto Scicolone, autore di un post sui social che riportava la morte dell’animale, e ha aggredito fisicamente una persona presente negli uffici. Solo il tempestivo intervento di alcuni presenti ha evitato conseguenze peggiori.

Pochi minuti dopo sono intervenuti sul posto polizia e 118, dato che il 46enne era disteso sull’asfalto di via Trieste urlando disperato. Scicolone, nel frattempo, è riuscito a calmarlo parlando a lungo con lui, mentre le altre due persone che lo accompagnavano, un uomo e una donna, sono state portate in questura per accertamenti. LNDC Animal Protection ha ribadito il proprio impegno nel seguire il caso e nel lottare quotidianamente per la tutela degli animali: “Non possiamo più tollerare che vite innocenti vengano spezzate per mano dell’uomo. Serve più controllo, più prevenzione e più giustizia”.

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