Il tribunale di Bari commissaria il Foggia Calcio: influenze mafiose e intimidazioni dalla curva

Il tribunale di Bari ha disposto l’amministrazione giudiziaria della società calcistica del Foggia, club che milita nel campionato di Serie C, la terza divisione del calcio professionistico italiano. Si tratta di una misura cautelare eccezionale, motivata dal rischio che i vertici del club possano subire pressioni o minacce da parte di ambienti criminali, in particolare della mafia locale. Secondo le indagini, un gruppo di ultras legati alla criminalità organizzata avrebbe tentato di infiltrarsi nelle dinamiche interne del club, cercando di ottenere il controllo sulla gestione delle sponsorizzazioni e sulla distribuzione degli accrediti per accedere allo stadio. Le pressioni, denunciate dai dirigenti, avrebbero assunto la forma di vere e proprie intimidazioni.

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Paolo Busso, Vigile di Volpiano, risponde alle accuse di legami con la mafia: "Le accuse sono manipolate, mai coinvolto in favoritismi".

In parallelo all’amministrazione giudiziaria, la polizia ha eseguito un ampio pacchetto di misure cautelari. Cinquantadue persone sono state colpite da un DASPO fuori contesto, ovvero il divieto di accesso agli stadi e ad altri impianti sportivi anche se i reati commessi non si sono verificati all’interno di questi luoghi. Sono inoltre state arrestate quattro persone, ritenute dagli inquirenti i principali responsabili delle azioni intimidatorie contro la società. Gli episodi contestati includono lo sparo di proiettili contro l’auto dell’ex capitano del Foggia e il piazzamento di una bomba artigianale sotto il veicolo del vicepresidente del club.