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Il fatto
26 Giugno 2025 - 12:30
Un giovane di 19 anni è stato fermato dalla polizia spagnola a Malaga, ritenuto responsabile di aver inviato minacce di morte rivolte ad Alice Campello, moglie del calciatore Alvaro Morata, e al calciatore stesso. Le minacce risalgono allo scorso giugno e sono emerse dopo un episodio particolare che ha scatenato l’ira di alcuni hater sui social.
Il motivo scatenante è stato il rigore sbagliato da Morata durante la finale di Nations League, giocata all’inizio di giugno a Monaco di Baviera contro il Portogallo. Dopo quell’errore decisivo, l’influencer Alice Campello è stata presa di mira da messaggi violenti e intimidatori. Tra le frasi più inquietanti si leggevano minacce dirette sia al calciatore che alla sua famiglia, inclusi i figli, con espressioni come: “Ucciderò tuo marito se lo incrocio per strada” e “Non risparmierò nemmeno i bambini”.
Questi messaggi hanno preoccupato molto la coppia, soprattutto considerando che Alice e Alvaro si erano recentemente riavvicinati dopo un periodo difficile vissuto durante l’estate precedente.
Dopo le minacce, il 19enne ha tentato di depistare le indagini sporgendo denuncia presso la polizia postale di Malaga, affermando di essere stato vittima di un furto d’identità sui social. Tuttavia, le autorità non hanno creduto a questa versione e, grazie a intercettazioni e altre prove raccolte, sono riuscite a individuarlo e arrestarlo.
L’ispettore capo Andrés Román, intervistato dal quotidiano El Partidazo de COPE, ha spiegato come in casi simili non sia sempre necessario che le vittime presentino una denuncia formale per permettere l’avvio delle indagini.
Parallelamente a queste vicende, Alvaro Morata è sempre più vicino a tornare in Italia, dove dovrebbe concludere la sua esperienza in prestito al Galatasaray per poi rientrare al Milan e successivamente trasferirsi al Como, squadra guidata dall’ex calciatore Cesc Fàbregas.
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